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Governo cede le spiagge ai privati per 90 anni: UE sopresa chiede spiegazioni

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 06.05.2011

Foto Marigrò

Con il decreto legge sullo sviluppo ieri il governo ha approvato la concessione delle spiagge demaniali ai privati per i prossimi 90 anni.
Il ministro Tremonti ha voluto chiarire subito che non si tratta di privatizzazione, ma di tutela degli investimenti che saranno favoriti dalla possibilità della pianificazione. Il ministro Prestigiacomo ci tiene invece a sottolineare che il dl è una forma di tutela degli investitori italiani per evitare che le nostre spiagge siano gestite da imprenditori stranieri.

La Commissione UE, che ha appreso del dl dai giornali e non ha ancora ricevuto il testo, si è detta “molto sopresa”. Il portavoce Michel Barnier ha affermato infatti che “Il provvedimento non è conforme con le regole del Mercato unico”.

Molto critiche Legambiente e WWF.

La prima afferma tramite il presidente Vittorio Cogliati Dezza: “Un decreto Sottosviluppo. Piano casa e privatizzazione spiagge: un regalo senza precedenti a mafiosi, abusivi e speculatori. Mai avremmo potuto immaginare di raggiungere un punto così in basso. Il Belpaese smembrato e devastato dal cemento, in mano alla criminalità e agli speculatori con l’avallo del Governo. La deregulation totale introdotta con il nuovo Piano casa – ha continuato Cogliati Dezza – con l’autocertificazione per tutte le nuove costruzioni e col passaggio dalla Dia alla Scia e i vari premi in cubatura,condannano il nostro Paese alla devastazione e all’affermazione delle leggi tribali dove il più forte, in questo caso il più ricco e spregiudicato, vince su tutti e fa quel che vuole del patrimonio comune. Principio confermato anche dall’articolo sul diritto di superficie delle spiagge che, in modo totalmente illogico e anacronistico, di fatto privatizza il patrimonio costiero cedendolo a pochi soggetti più ricchi a scapito dell’intera cittadinanza cui viene alienato il diritto di usufruire liberamente del territorio e delle parti più preziose del nostro paesaggio”.

Il WWF afferma invece che sia “Grave la possibilità di concessioni demaniale per le spiagge italiane per il prossimo secolo. Allarme pericolo di ulteriore cementificazione delle coste”
Il WWF fa notare che proprio la possibilità di pianificare gi investimenti sarà l’occasione per cementificare ulteriormente le nostre spiagge, che, in questo modo, vengono definitivamente sottratte ai cittadini.
” E’ un processo di cementificazione, caratterizzato da innumerevoli abusi edilizi e violazione dei termini di concessione, che è letteralmente scappato di mano allo Stato e che il Governo legittima non riuscendo né a controllarlo né a gestirlo, anzi favorendolo con questi provvedimenti. Si è introdotto il presupposto per creare diritti da cui per un secolo sarà impossibile tornare indietro. Di fatto il Governo ha svenduto le spiagge italiane più accessibili e più remunerative.”

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  • Luigi scrive:

    La concessione per 90 anni è una follia evidentemente guidata da gruppi di interessi economici, tuttavia anche la richiesta dell’UE di nuove aste ogni 5 anni è un forte disincentivo agli investimenti in un settore importantissimo per la nostra economia.