Budelli è una piccola isola, una superficie di 1,6 chilometri quadrati e 12,3 chilometri di costa. Si trova nell’Arcipelago della Maddalena e fa parte dell’omonimo Parco Nazionale. E’ considerata una delle più belle isole del Mar Mediterraneo, ed è conosciuta anche all’estero per via della sua famosa “Spiaggia rosa”, situata nella parte sud-orientale dell’isola che deve il suo colore tipico ai frammenti sminuzzati di un microrganismo chiamato Miniacina miniacea.
Ora l’isola di Budelli è stata comprata da un magnate neozelandese, Michael Harte, che dichiara di non avere scopi economici e di sfruttamento dell’isola, ma solo di conservazione e scientifici.
Dopo la notizia dell’acquisto, un movimento popolare guidato da Alfonso Pecoraro Scanio ha richiesto con 93.000 firme che l’isola venisse acquistata dallo Stato approfittando del diritto di prelazione. La dirigenza del Parco sembra essere d’accordo, anche perchè questo risolverebbe tra l’altro le relazioni con il custode dell’isola.
Ma non sono d’accordo con l’acquisto da parte dello Stato il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri e il vicepresidente Salvatore Sanna che dichiarano in una nota: “Nel maxiemendamento alla Legge di stabilità è contenuta una norma che prevede lo stanziamento di 3 milioni di euro da utilizzare per far valere il diritto di prelazione nell’acquisto dell’isola di Budelli. È chiaro che in un momento molto difficile come questo ogni dimostrazione di attenzione del parlamento italiano verso le aree protette va salutata con favore, ma bisogna interrogarsi su quali sono le priorità.”
Secondo Sanna e Sammuri l’isola è privata dalla metà del 1800 e ci sarebbero già i vincoli progressivamente imposti, fino a giungere all’istituzione del Parco, a proteggere l’isola, tanto più che il nuovo proprietario dichiara intenzione di conservazione e ricerca scientifica.
“Non si riscontrano quindi rischi di abbassamento dei livelli di tutela e, di conseguenza, la necessità di esercitare un diritto di prelazione non sembra essere una priorità del sistema delle aree protette italiane. Il pericolo per l‘isola non risiede nella sua natura, pubblica o privata, ma piuttosto nell’esiguità di mezzi e di azioni di controllo che i parchi italiani – compreso quello della Maddalena – sono in grado di dispiegare.” si legge ancora nella nota di Sanna e Sammuri.
“Federparchi esprime quindi le proprie perplessità per l’acquisto dell’isola di Budelli”, conclude la nota. “Infatti, se in un momento molto difficile come questo per la finanza pubblica si riescono a trovare 3 milioni di euro per il sistema delle aree protette sarebbe meglio destinarli, ad esempio, per ripristinare una parte del fondo per la gestione delle 27 aree marine protette che ormai possono contare su un bilancio complessivo di solo 4,5 milioni di euro”.
Ma il presidente del Parco Giuseppe Bonanno, parla di “scorrettezza gratuita da parte soggetti terzi con i quali avremmo gradito un confronto franco” e ha così dichiarato in un comunicato: “Parlare di Budelli può essere l’occasione per innalzare il livello della discussione sulla tutela ambientale mentre le posizioni, incomprensibili, di chi sostiene che l’esercizio di prelazione non sia necessario, non fanno un regalo alle aree protette.
“Per me è stata una piacevole sorpresa, all’indomani dell’acquisto dell’isola di Budelli verificare, attraverso la campagna di sensibilizzazione promossa dall’ex Ministro dell’Ambiente, l’On. Alfonso Pecoraro Scanio, che una crescente e trasversale mobilitazione della società civile che ha accomunato oltre 93.000 persone, esprimeva una volontà chiara nel chiedere al Parco di esercitasse il diritto di prelazione.” continua Bonanno.
“In seguito, grazie a un emendamento approvato dalla Commissione bilancio del Senato della Repubblica nell’ambito della legge di stabilità per l’anno 2014, promosso dai Senatori SEL Loredana De Petris e Luciano Uras, poi approvato trasversalmente da tutti i gruppi politici– e attualmente in discussione alla Camera dei deputati – ha invece previsto che lo Stato metta a disposizione le somme necessarie per l’acquisto, superando di fatto limpossibiltà di poter agire a causa dell’assenza delle dovute risorse
“Se tale volontà sarà confermata – conclude Bonanno – l’Ente Parco potrà, in sintonia alla volontà del legislatore e dell’opinione pubblica, adempiere a quella che è a tutti gli effetti un’opportunità unica nella sua storia e, oserei dire un obbligo, garantendo comunque di collaborare in futuro con tutti i soggetti, anche privati, che riterranno opportuno voler apportare un contributo.”
se privata ti sparano se pubblica ti arrestano.
Vergogna!! Vergogna Federparchi, Vergogna Lehgambiente (che poi è la stessa cosa….) vergogna a tutti coloro che non vogliono che lo Stato compri l’isola di budelli.
Un patrimonio ambientale straordinario, come i beni archeologici devono essere dello Stato. Tutti pensano come mettere le mani sui tre milioni di euro destinati all’acquisto, come prendersi quei soldi visto che oramai la pacchia per i falsi ambientalisti sta finendo. A proposito di soldi sprecati Sammuri dica quanto guadagna…dai suoi innumerevoli incarichi abbia il coraggio di dirlo! Vergogna!!