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La FAO: più sforzi per salvare le foreste del pianeta. Persi 13 milioni di ettari l’anno

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 06.10.2010

ForestaLa relazione finale delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura – FAO Global Forest Resources Assessment 2010 – dice che la deforestazione globale è diminuita nel corso degli ultimi 10 anni, ma che  rimane allarmante in molti paesi.

Più di 900 esperti provenienti da 178 paesi hanno contribuito alla relazione finale sulle risorse forestali, che è il risultato di uno sforzo di quattro anni. Il rapporto finale è stato pubblicato lunedì all’inizio dell’ultima riunione del Comitato della FAO sulle foreste. I rappresentanti di più di 100 paesi partecipano alla riunione presso la sede della FAO a Roma dal 4 all’8 ottobre.

Lo studio afferma che la deforestazione, soprattutto la conversione di foreste tropicali in terreni agricoli, è diminuita negli ultimi 10 anni, anche se è ancora eccessivamente elevata in molti paesi.

Mette Wilkie, coordinatore della commissione di valutazione delle risorse forestali della FAO, ha dichiarato: “Circa 13 milioni di ettari di foreste sono andati perduti a causa della deforestazione o per cause naturali ogni anno negli ultimi dieci anni (più di un terzo della superficie dell’Italia, ndr.). Questo dato è inferiore ai circa 16 milioni di ettari all’anno nel decennio precedente, 1990 – 2000. Ci sono per la prima volta alcuni segnali che il tasso di deforestazione sta diminuendo, ma purtroppo continua ad un ritmo allarmante in molti paesi”.

Wilkie ha detto che Paesi come il Brasile e l’Indonesia sono riusciti a ridurre significativamente i loro tassi di deforestazione negli ultimi 10 anni. In Brasile c’è stata una volontà politica molto alta per fare questo e hanno avuto un ottimo sistema di monitoraggio, messo in atto per individuare velocemente il taglio illegale delle foreste. Anche in Indonesia c’è stata una maggiore attenzione alla gestione forestale sostenibile.

Il funzionario ha detto che l’obiettivo della riunione di questa settimana della FAO è quello di creare consapevolezza su ciò che sta succedendo, su dove questo sta accadendo e sul perché – per scoprire in ultimo quali sono le cause alla base della deforestazione del pianeta.

“La causa di gran lunga al primo posto è la conversione di superficie forestale in terreni agricoli e pascoli per le produzioni animali nei Paesi in via di sviluppo”, ha detto Wilkie. “E’ chiaro che abbiamo bisogno di un aumento di produzione di alimenti, perché stiamo avendo un incremento della popolazione. Quindi il problema qui è come trovare un equilibrio per cercare di aumentare l’uso efficace dei terreni per l’agricoltura e di trovare modi migliori di utilizzare le foreste in modo che esse generino anche mezzi di sostentamento e di reddito mentre sono lasciate in vita, anzicché produrre guadagno solo dalla conversione in colture agricole”.

“Stiamo cercando un equilibrio necessario fra l’attività umana, i cambiamenti climatici e la conservazione della biodiversità nelle foreste”, ha detto Wilkie. “Stiamo cercando il modo di finanziare una gestione sostenibile delle foreste e di condividerne i benefici, e inoltre come dobbiamo comunicare queste cose e se c’è un modo migliore, anche in vista del 2011, che è l’Anno Internazionale delle Foreste.”

L’agenzia dell’Onu sottolinea che le foreste dove sono intervenuti gli esseri umani possono ancora contenere un importante patrimonio di biodiversità, contribuiscono in modo significativo alla tutela dell’ambiente e forniscono anche mezzi di sussistenza, a condizione che siano ben gestite.

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