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Benzina dall’aria, un sostituto ecologico dei combustibili fossili

Un’azienda britannica ha prodotto i primi cinque litri di benzina dal mese di agosto da aria, acqua e energie verdi

Scritto da Hoda Arabshahi il 20.10.2012

Benzina dall'aria. Fonte AFSUn’azienda britannica ha recentemente sviluppato una nuova tecnologia per trasformare l’aria (o meglio l’anidride carbonica in essa contenuta) in carburante, costruendo un impianto dimostrativo che ha già prodotto cinque litri di benzina dal mese di agosto.

Una vera e propria bomba mediatica l’annuncio, dato da tutti i principali quotidiani inglesi. “Prodotta la benzina dall’aria”, questo è un titolo che si legge nelle prime pagine di questa settimana.

Un titolo che fa subito sospettare che si tratti di un’operazione di marketing, che cerca di catturare l’attenzione della gente sulla crisi ambientale e sul fantasma del riscaldamento globale.

Tuttavia, il gruppo degli ingegneri provenienti dalla Gran Bretagna della piccola azienda si dice sicuro di aver inventato un sistema che, a partire da anidride carbonica, idrogeno e energia è in grado di realizzare un sostituto sintetico ai combustibili fossili.

Recentemente la “Air Fuel Synthesis” (AFS), una piccola azienda con sede nel nord dell’Inghilterra ha sviluppato una nuova tecnologia per catturare l’aria e creare il carburante sintetico. La società ha costruito un impianto dimostrativo a Stockton-on-Tees in cui ha prodotto cinque litri di benzina dal mese di agosto, ottenendola da anidride carbonica e vapore acqueo. “Abbiamo preso l’anidride carbonica dall’aria e idrogeno dall’acqua trasformando questi elementi in benzina”, ha spiegato Peter Harrison, amministratore delegato dell’azienda. “L’unica cosa che abbiamo qui è un impianto dimostrativo per mostrare i processi da realizzarsi”.

AFS ha in progrmma il lancio della linea di produzione  entro il 2015. L’innovazione è che l’azienda ha messo in piedi una procedura che dovrà essere attuata come un processo a lungo termine. Si tratta di un piccolo impianto pilota per catturare l’aria e per estrarre la CO2, basato sui meccanismi ben conosciuti alla scienza.

Il suo prodotto, secondo i primi visitatori dell’impianto, sembra carburante e puzza di benzina, ma è più pulito, più chiaro e senza additivi. Il carburante potrebbe essere utilizzato in qualsiasi motore. Il risultato finale – la produzione di carburante su larga scala – sembra ancora lontano, ma l’inizio sembra promettente, anche se resta  ancora ad una fase di sviluppo. L’azienda crede che questo carburante potenzialmente possa essere realizzato usando i picchi di energia degli impianti che producono energia delle fonti rinnovabili, come gli impianti eolici o quelli che catturano l’energia delle maree.

In prospettiva, un impianto simile potrebbe permettere la produzione di benzina senza estrazione di petrolio, senza grossi impianti di raffinazione, senza rischi per l’ambiente e senza aver bisogno di modificare gli attuali motori endotermici. Non sarebbe necessaria nemmeno la realizzazione di batterie ad alta capacità per i veicoli elettrici, verso cui molti scienziati hanno sollevato dubbi di sostenibilità ambientale.

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  • edoardo galli scrive:

    Molto interessante, al punto di essere paradossale,cioè produrre più CO2 mediante inquinamento per ottenere maggiori quantità di carburante. Potremmo utilizzare molto carbone
    che oltre che essere in abbondanza, costa poco e produce molto inquinamento. Ovvero invece che
    ricavare benzina direttamente dal carbone,primalo
    consumiamo producendo energia e succesivamente
    ancora attraverso la condensazione della CO2 in benzina. Fantastico