Cresce la popolazione di nibbi reali in Italia centrale: a sorvolare la nostra penisola 12 nuovi individui liberati lo scorso agosto, 7 dei quali nell’area Amiatina e 5 nel Parco Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.
Il progetto quinquennale, finanziato nell’ambito europeo LIFE, si chiama Save the Flyers. Partito nel 2010, annovera tra i partners l’Unione dei Comuni Montani amiata Grossetana, la Comunità dell’Esino Frasassi ed ENEL Spa. Tra gli obiettivi, accanto alla conservazione dei chirotteri, spiccano la reintroduzione e conseguente stabilizzazione di due popolazioni di nibbio reale (Milvus milvus), utilizzando soggetti provenienti dalla Valle del Regino in Corsica (FR) e dal Cantone di Friburgo (CH).
Proprio di origine corsa sono gli individui recentemente liberati. La pessima stagione riproduttiva conclusasi quest’anno in Svizzera, compromessa dalle condizioni metereologiche, ha infatti precluso il trasferimento di rapaci da questa zona.
Il prelievo avviene ogni anno nel periodo tra fine maggio e metà giugno. Gli esemplari, di età inferiore alle 5 settimane, vengono inizialmente ospitati nelle voliere del Centro rapaci minacciati CERM (GR) ed in quelle del Centro di Rilascio di Genga (AN) per un periodo di ambientazione che dura circa un mese e mezzo, durante il quale vengono alimentati tramite tubi al fine di limitare il contatto con gli operatori. In seguito vengono inanellati e dotati di placche alari e radiotrasmittenti GPS, per consentirne un successivo monitoraggio, ed infine liberati aprendo semplicemente le voliere.
Le aree obiettivo sono due: quella del monte Amiata, di notevole interesse faunistico per la presenza di specie quali lanario, biancone, astore ed albanella minore, e di altrettanto significativo pregio naturalistico in quanto caratterizzata da praterie calcaree ed altri habitat botanicamente rilevanti che fungono da territorio di caccia per molti rapaci.
Nelle Marche il progetto si localizza invece nel Parco naturale Gola della Rossa e di Frasassi, la più estesa area protetta regionale, che vanta la presenza di ben 105 specie di rapaci nidificanti al suo interno e grazie alle numerose grotte e cavità ospita alcune tra le più importanti colonie di chirotteri in Italia.
Il nibbio reale, classificato come vulnerabile dall’IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) ha presentato nel corso degli ultimi due decenni un trend stazionario, e attualmente conta nel nostro paese su una popolazione stimata oscillante tra le 313 e le 426 coppie, concentrate nell’area centro meridionale. In particolare, le popolazioni più numerose si registrano in Basilicata ed Abruzzo. In fondo alla classifica invece Toscana e Marche, proprio le aree su cui insiste il progetto Save the Flyers.
A minacciare lo status di questa specie sono in primo luogo gli avvelenamenti, indiretti e diretti. Frequenti sono infatti i casi di rapaci morti per aver ingerito bocconi avvelenati destinati a roditori ed altri predatori, o per essersi cibati degli stessi animali, magari già morenti. Ulteriore fattore da tenere in considerazione è poi la modificazione del paesaggio: la sostituzione di pascoli e praterie con aree a coltivazione intensiva rendono sempre meno agevole per questo rapace il reperimento di cibo, e nella stessa direzione sembra avere influito la chiusura di discariche a cielo aperto. Infine, è alto per questa specie il rischio elettrocuzione, soprattutto per gli individui appena reintrodotti, i quali ancora inesperti nel volo utilizzano spesso queste strutture come “posatoi” per cacciare. A questo proposito tra le azioni di progetto è significativa la messa in sicurezza di linee elettriche, da attuarsi isolando le parti scoperte, per un totale di ben 74 km nelle aree maggiormente frequentate dalla specie.
Save the Flyers porta avanti il lavoro intrapreso col precedente progetto LIFE Biarmicus, con risultati più che positivi: dal 2007, anno in cui è stato avviato LIFE Biarmicus, ad oggi, sono stati infatti liberati ben 131 esemplari, con la formazione di 18-20 coppie riproduttive.
Per maggiori informazioni www.lifesavetheflyers.it