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Cioccolato fondente previene problemi cardiaci in persone ad alto rischio

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 02.06.2012

CioccolatoChi è affetto da sindrome metabolica e adora il cioccolato, oggi può ritenersi fortunato. Alcuni ricercatori hanno scoperto infatti che il consumo giornaliero di cioccolato fondente può ridurre gli eventi cardiovascolari, come infarti e ictus, nelle persone con sindrome metabolica (un insieme di fattori che aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiache e diabete). Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica bmj.com.

Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel mondo. Il cioccolato fondente (contenente almeno il 60% di cacao) è ricco di flavonoidi – noti per avere effetti protettivi per il cuore – ma tale effetto era stato fino ad oggi analizzato solo in studi a breve termine.

Così un team di ricercatori di Melbourne, Australia ha deciso di usare un modello matematico per prevedere gli effetti a lungo termine sulla salute e la convenienza economica del consumo giornaliero di cioccolato fondente su 2.013 persone già ad alto rischio di malattie cardiache.

Tutti i partecipanti avevano la pressione alta e avevano ricevuto una diagnosi di sindrome metabolica, ma non avevano una storia di malattie cardiache o diabete e non stavano seguendo una terapia per ridurre la pressione arteriosa.

Ebbene, i ricercatori hanno dimostrato che il consumo giornaliero di cioccolato fondente potrebbe evitare 70 eventi cardiovascolari non fatali e 15 eventi fatali in 10.000 persone trattate per oltre 10 anni.

Anche quando i livelli di conformità sono stati ridotti all’80% (ossia le dosi prescritte erano rispettate dai pazienti solo all’80%), il numero di eventi non fatali e fatali potenzialmente evitati erano rispettivamente di 55 e 10 per 10.000 persone trattate in 10 anni, il hce potrebbe ancora rendere la strategia di intervento efficace.

Il modello applicato dai ricercatori ha tenuto in considerazione anche le spese economiche per una ‘cura’ ci cioccolato, e i risultati sono abbastanza incoraggianti. Con circa 31 euro si potrebbero affrontare le spese di una terapia per un intero anno, comprese pubblicità, campagne educative, o somministrazione gratuita di cioccolato fondente nella percentuale di popolazione ad alto rischio.

Gli autori sottolineano che nell’analisi sono stati considerati solo ictus non fatali e attacchi di cuore sempre non fatali, e che occorrerebbe studiare ulteriori possibili effetti su altri eventi cardiovascolari, come l’insufficienza cardiaca.

Altrettanto importante, dicono, è che questi effetti protettivi sono stati dimostrati solo per il cioccolato fondente (almeno il 60-70% di cacao), piuttosto che per il cioccolato al latte o il cioccolato bianco, probabilmente a causa degli alti livelli di flavonoidi presenti nel cioccolato fondente.

Tuttavia, i ricercatori concludono che l’abbassamento della pressione sanguigna e del colesterolo grazie all’assunzione giornaliera di cioccolato fondente “potrebbe rappresentare una strategia efficace e conveniente per le persone con sindrome metabolica (e senza diabete).”

La sindrome metabolica (conosciuta anche come sindrome X, sindrome da insulino-resistenza, CHAOS o sindrome di Reaven) è una situazione clinica ad alto rischio cardiovascolare spesso correlati allo stile di vita della persona (peso eccessivo, vita sedentaria) o a situazioni patologiche preesistenti (obesità, ipercolesterolemia – presenza di un elevato tasso di colesterolo nel sangue – ecc.). Colpisce un’elevata percentuale della popolazione a livello mondiale, principalmente d’età avanzata.

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