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Mangiare agrumi può ridurre il rischio di ictus nelle donne

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 25.02.2012

Arance(approfondimento) Un composto presente negli agrumi può ridurre il rischio di ictus, almeno nelle donne, secondo una nuova ricerca riportata nella rivista Stroke: Journal of the American Heart Association.

Lo studio prospettico è stato uno dei primi in cui i ricercatori hanno esaminato alcune sottoclassi di flavonoidi il cui consumo influisce sul rischio di ictus. I flavonoidi sono una classe di composti presenti in frutta, verdura, cioccolato fondente e vino rosso.

“Gli studi hanno dimostrato che più frutta, verdura e in particolare più vitamina C sono associati ad un ridotto rischio di ictus”, ha detto Aedín Cassidy, autore principale dello studio e professore di nutrizione alla scuola di medicina dell’Università East Anglia a Norwich, nel Regno Unito. “I flavonoidi forniscono tale protezione attraverso diversi meccanismi, tra cui miglioramento della funzione dei vasi sanguigni e con un effetto anti-infiammatorio”.

Cassidy e colleghi hanno esaminato i dati di uno studio di  14 anni (il Nurse Health Study), che includeva 69.622 donne che hanno comunicato le loro abitudini sull’assunzione di cibo, compresi i dettagli sul consumo di frutta e verdura, ogni quattro anni. I ricercatori hanno esaminato la relazione tra le sei principali sottoclassi di flavonoidi comunemente consumate nella dieta degli Stati Uniti – flavanoni, antocianine, flavan-3-oli, polimeri di flavonoidi, flavonoli e flavoni – e il rischio di ictus ischemico, emorragico e totale.

Come previsto, i ricercatori non hanno trovato una associazione benefica tra il consumo di flavonoidi totali e il rischio di ictus, in quanto l’attività biologica delle sottoclassi è diversa. Tuttavia, hanno scoperto che le donne che hanno mangiato grandi quantità di flavanoni negli agrumi avevano un rischio inferiore del 19 per cento di coaguli di sangue, correlati all’ictus di tipo ischemico, rispetto alle donne che hanno consumato meno agrumi.

Nello studio, i flavanoni venivano soprattutto da arance e succo d’arancia (82 per cento) e da pompelmo e succo di pompelmo (14 per cento). Tuttavia, i ricercatori raccomandano che i consumatori aumentino l’assunzione degli agrumi o di succhi rigorosamente non zuccherati.

La materia è tuttavia dibattuta. Un precedente studio aveva rilevato che gli agrumi e l’assunzione di succo di frutta potesse proteggere contro il rischio di ictus ischemico e di emorragia intracerebrale. Un altro studio non ha trovato alcuna associazione tra gli agrumi e il rischio di ictus, mentre aveva trovato un collegamento tra l’aumento del consumo di frutta bianca, come mele e pere, e un minor rischio di ictus. Un ulteriore studio ha trovato che le donne svedesi che mangiavano alti livelli di antiossidanti – provenienti per circa il 50 per cento da frutta e verdura – avevano un minor numero di ictus rispetto alle donne che assumevano meno antiossidanti.

Ulteriori studi sono necessari per confermare l’associazione tra il consumo di flavanoni da consumo di frutta fresca e il rischio di ictus, e per acquisire una migliore comprensione sul perché ci sia questa correlazione, hanno detto gli autori.

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