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Per i bambini prodotti biologici o tradizionali?

La cosa più importante è che i bambini abbiano una dieta sana, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e latticini a basso contenuto di grassi o senza grassi. Tradizionali o biologici fa lo stesso. Perché è la dieta variata ad apportare benefici per la salute", dice un esperto

Scritto da Camilla Di Barbora il 25.10.2012

Una dieta basata su prodotti biologici espone i consumatori a minori quantità di pesticidi potenzialmente pericolosi per la salute umana e di batteri resistenti ai farmaci, ma non ci sono prove che sul lungo periodo porti effetti benefici sulla salute o riduca l’insorgenza di malattie. D’altro canto, ci sono robuste evidenze scientifiche a sostegno dell’importanza per la salute – soprattutto in età evolutiva – di una dieta variata, sia essa biologica o tradizionale. A sostenerlo è l’Accademia americana di pediatria (AAP), che ha condotto un’analisi approfondita su prodotti biologici, prodotti lattiero-caseari e carne, presentata il 22 ottobre 2012 a New Orleans in occasione della Conferenza ed expo nazionale AAP e disponibile on line sul numero di novembre di Pediatrics.

L’indagine “Alimenti biologici: vantaggi e svantaggi per la salute e l’ambiente” definisce il termine “biologico”, fa una revisione delle norme sull’etichettatura dei prodotti alimentari biologici, descrive le pratiche dell’agricoltura biologica e convenzionale, esplora i costi e le implicazioni ambientali delle tecniche di produzione biologica, ed esamina i dati disponibili sulla qualità nutrizionale e sugli agenti contaminanti negli alimenti tradizionali e in quelli biologici. Infine, contiene una utile guida che fornisce indicazioni ai pediatri per consigliare correttamente le famiglie su come effettuare le migliori scelte alimentari tra prodotti biologici e convenzionali.

Prodotti biologici ed effetti benefici sulla salute: un legame ancora da provare

Secondo l’AAP, è noto che far mangiare ai bambini tanta frutta e verdura, prodotti lattiero-caseari a ridotto contenuto di grassi e cereali integrali faccia bene, quello che invece non è molto chiaro è se valga la pena spendere di più in alimenti biologici con l’intento di garantirsi una salute migliore.

Dall’indagine è emerso che gli alimenti biologici hanno le stesse vitamine, minerali, antiossidanti, proteine, lipidi e altri nutrienti degli alimenti tradizionali e minori livelli di pesticidi, e che gli animali allevati secondo criteri biologici hanno inferiori probabilità di essere contaminati da batteri resistenti ai farmaci, perché la normativa sull’agricoltura biologica vieta l’uso degli antibiotici, se non per motivi terapeutici. Tuttavia, allo stato attuale, non sono stati realizzati studi di grandi dimensioni sugli esseri umani sulla base dei quali sia possibile affermare che sul lungo periodo il consumo di alimenti biologici porti a un miglioramento della salute o a un minor rischio di malattia. 

L’AAP si augura di far luce sugli aspetti sanitari e ambientali della produzione biologica, attraverso studi di coorte prospettici di grandi dimensioni e ben progettati per misurare in modo diretto l’esposizione ambientale a bassi livelli di estrogeni (al fine di comprendere l’impatto dell’assunzione di ormoni da parte dei bambini attraverso il consumo di latte e carne) e la relazione tra esposizione ambientale e sviluppo neurologico infantile. “Al momento non sappiamo se la differenza nei livelli di pesticidi avrà un impatto sulla salute nel corso della vita, ma sappiamo che i bambini – soprattutto quelli piccoli il cui cervello è in via di sviluppo – sono particolarmente vulnerabili all’esposizione agli agenti chimici”, ha detto Joel Forman, membro del Consiglio AAP per la salute ambientale e autore del documento. 

La salute con un occhio al portafoglio

“La cosa più importante è che i bambini abbiano una dieta sana, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e latticini a basso contenuto di grassi o senza grassi. Tradizionali o biologici fa lo stesso. Perché è la dieta variata ad apportare benefici per la salute”, ha detto Janet Silverstein, membro del comitato AAP per l’alimentazione e autrice dello studio. “Molte famiglie hanno un budget limitato per il cibo, e noi non vogliamo che vadano a comprare minori quantità di cibo più costoso perché biologico, con conseguente riduzione nell’assunzione di alimenti sani”.

Alcuni studi effettuati negli USA hanno dimostrato che i costi – solitamente elevati dei prodotti biologici – possono essere resi più competitivi con rendimenti paragonabili a quelli delle tecniche agricole convenzionali. Il costo, infatti, è un fattore che orienta le scelte alimentari delle famiglie, motivo per cui gli autori suggeriscono di essere selettivi. Alcuni tipi di frutta e verdura coltivati in maniera tradizionale, per esempio, tendono ad avere residui di pesticidi piuttosto bassi e il consumo di latte biologico non pare apportare benefici particolari rispetto a quello tradizionale. L’importante, sottolinea l’APP, è che il latte venga – sempre e in ogni caso – pastorizzato per ridurre il rischio di infezioni batteriche: il latte crudo, infatti, aumenta il rischio di contrarre gravi infezioni, tra cui Salmonella, E. coli, Listeria, Campylobacter e Brucella

Fonte: Joel Forman e Janet Silverstein “Organic Foods: Health and Environmental Advantages and Disadvantages”. Pediatrics, 22 ottobre 2012.

 

 

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