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Farmaco anticancro potrebbe essere prodotto da batteri. Autore sottolinea importanza della biodiversità

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 07.10.2010

Il farmaco Taxol, un’importante arma nella lotta contro il cancro, è molto costoso e complicato da produrre.

Oggi, gli scienziati della Tufts University e del Massachusetts Institute of Technology (MIT) dicono di aver trovato il modo per far produrre il farmaco alle più piccole fabbriche conosciute: i batteri.

Il Taxol è stato trovato nella corteccia dell’albero di tasso del Pacifico decine di anni fa. Come molti prodotti chimici complessi, il farmaco è il risultato di una serie di passaggi che avvengono tutti nella corteccia di questi alberi.

Il professore di ingegneria chimica del MIT  Gregory Stephanopoulos e i suoi colleghi hanno iniziato il processo di creazione del Taxol in laboratorio, partendo da una forma ingegnerizzata geneticamente di E. coli, una varietà sicura dello stesso batterio che di solito troviamo nelle notizie di intossicazione alimentare.

“E’ il batterio più usato nella maggior parte degli esperimenti di biologia molecolare”, ha spiegato, “quindi ci sono molti, molti strumenti disponibili per l’utilizzo di E. coli, e questi strumenti permettono ai ricercatori di togliere i geni originali e di introdurne di nuovi”.

Manipolando geneticamente il microbo, gli scienziati sono riusciti a riprodurre i passaggi chimici del processo che, in natura, alla fine porta al Taxol.

“Questo batterio, E. coli, agisce come una fabbrica chimica sostituendosi all’equivalente processo chimico che richiederebbe temperature e pressioni elevate e solventi costosi. Tutto questo può essere sostituito da un unico batterio che è stato ‘costruito’ per farlo”, ha detto Stephanopoulos.

Un altro vantaggio è che le molecole chimiche intermedie possono essere studiate e testate per gli eventuali effetti terapeutici che potrebbero avere.

Biodiversità

Sebbene il processo, se perfezionato, potrà sintetizzare un farmaco trovato nella corteccia di un albero, Stephanopoulos dice che è importante ricordare che il Taxol – ed eventualmente altri medicinali da non ancora conosciamo – sono originariamente trovati in natura.

“Molte ricerche si basano su campioni prelevati da piante provenienti da foreste pluviali o da altre fonti, perché la diversità che esiste in questi habitat offre l’opportunità per la nascita di molti, moltissimi tipi diversi di molecole, alcune delle quali con proprietà terapeutiche potenzialmente infinite.”

Quindi, aggiunge Stephanopoulos, è importante continuare a studiare il mondo naturale, nella speranza di scoprire molecole farmaceutiche, anche se poi verranno sintetizzate in laboratorio o con tecniche di ingegneria genetica. E, aggiungiamo noi, è importante continuare ad avere una biodiversità, che è sempre più a rischio a causa dell’inquinamento, dell’interferenza umana negli habitat naturali e del disboscamento.

Il prof. Gregory Stephanopoulos e suoi colleghi hanno pubblicato la loro ricerca sulla rivista Science.

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