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Presto possibile stampare la pelle umana

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 23.02.2011

Pelle umana

Il “Bioprinting”, ossia una procedura automatizzata per generare uno strato di pelle grazie all’aiuto del computer, potrà essere presto realtà grazie alle nuove conoscenze sul funzionamento delle cellule staminali e agli avanzamenti nell’ingegneria genetica e cellulare da parte della medicina rigenerativa e dell’ingegneria dei tessuti.

Recentemente a Washington si è tenuto un convegno della AAAS sui nuovi metodi conosciuti e sulle prospettive future. I recenti e notevoli progressi nella ricerca sulle cellule staminali suggerisce fortemente che il prossima passo logico è lo sviluppo di metodi di robotica per generare organi e tessuti umani funzionali attraverso il bioassemblaggio. Il bioprinting è una tecnologia innovativa in grado di trasformare la medicina rigenerativa e ingegneria dei tessuti. Esperti mondiali hanno presentato e discusso lo sviluppo e i recenti passi avanti nella tecnologia.

Hod Lipson, ad esempio, ha presentato un metodo per creare tessuti in 3D, ossia a più strati di cellule della pelle. Una particolare tecnologia di fabbricazione permette di creare lembi di pelle a tre dimensioni (quindi non solo uno strato sottilissimo di cellule della pelle) di forma arbitraria, strato dopo strato, direttamente da modelli elettronici. Anche se questa tecnologia esiste già da oltre due decenni, solo di recente questo processo è diventato parte dell’ingegneria tissutale.

James Yoo ha parlato di come sia complessa la struttura della pelle umana e di come la tecnologia debba imitare la crescita naturale per poter costruire tessuti impiantabili sugli esseri umani. Mentre l’ingegneria dei tessuti ha avuto successi iniziali nella costruzione di un certo numero di tessuti in laboratorio, grosse sfide ancora esistono – spiega Yoo –  nello sviluppo di sistemi complessi tessuto. Una delle sfide che ostacolano una rapida traduzione in tecniche di impianto reali è il metodo inefficiente di costruire vari strati sovrapposti di cellule con compiti diversi. I tessuti viventi contengono strutture multi-cellulari eterogenee, e per la ricostruzione di tali strutture complesse sono necessarie tecniche di sovrapposizione di diversi tipi di cellule e una matrice extracellulare. La Biofabbricazione che  utilizza una tecnologia a “getto d’inchiostro” delle normali stampanti è stata proposta come strumento per affrontare questa impresa. Durante il convegno Yoo ha illustrato un nuovo metodo di costruzione di strutture di tessuto umano utilizzando la tecnologia bioprinting e le strategie di sviluppo che possono facilitare una rapida traduzione clinica.

I benefici di queste tecniche potranno essere, ad esempio, la ricostruzione di ampie porzioni di pelle dopo ustioni o ferite estese.

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