Anche se gli gli esperti consigliano, in questo periodo, di coprirsi il meglio possibile per non prendere colpi di freddo e dare quindi spazio al proliferare di virus nel nostro corpo, questo non vuole dire che si debba privilegiare la vita in casa, soprattutto per i bambini. A dirlo, un esperto dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma.
Con il freddo i virus ci attaccano più facilmente, ma se usciamo ben coperti, stare all’aperto può essere più salubre che stare in posti chiusi.
Infatti nei posti chiusi, dove il ricambio dell’aria è relativo, i virus possono contagiarci più facilmente.
“Evitare di restare tutto il giorno chiusi dentro casa durante i giorni piu’ freddi, sfruttando per esempio le ore piu’ calde della giornata e un appropriato abbigliamento invernale – spiega Antonino Reale, responsabile del Pronto Soccorso ed Emergenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ di Roma – non aumenterà le probabilità di prendersi un bel raffreddore e, anzi, diminuiranno le occasioni di entrare in contatto con virus che attaccano le vie respiratorie”.
Naturalmente, più i bambini sono piccoli e meno hanno capacità di autoregolazione della temperatura. Per questo è necessario coprirli soprattutto alle estremità. E’ raccomandato quindi l’uso di guanti e cappello, anche se il più delle volte i bambini non amano indossarli.
“La classica vestizione ‘a cipolla'” aggiunge l’esperto, “conserva intatta la sua validità; è infatti opportuno quando si entra in ambienti piu’ caldi alleggerirsi dei vestiti, in quanto la le eccessive variazioni termiche possono costituire un fattore favorente l’instaurarsi di infezioni, specie virali”.