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Veronesi: tac a basse dosi per lo screening del tumore al polmone

La Fondazione Veronesi ha diffuso un comunicato che riguarda lo screening per il tumore al polmone. Secondo il professore Veronesi, che riporta i dati di una ricerca americana, la Tac a basse dosi come strumento salvavita per i forti fumatori o ex – fumatori

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 31.01.2013

La Fondazione Veronesi ha diffuso un comunicato che riguarda lo screening per il tumore al polmone. Secondo il professore Veronesi, che riporta i dati di una ricerca americana, la Tac a basse dosi come strumento salvavita per i forti fumatori o ex – fumatori. Infatti, è stata l’American Cancer Society a confermare l’uso del metodo per lo screening nelle linee guide recentemente emanate.

tac

“In Italia muoiono quasi 100 persone ogni giorno per tumore del polmone, e sono morti
ignorate – ha commentato Umberto Veronesi, presentando le linee guida in Italia – ma i
fumatori non vanno abbandonati dal sistema sociale e dalla scienza solo perché hanno fatto
una scelta sbagliata. Ora sappiamo che possono essere salvati grazie alla Tac a basse dosi e
dunque non proporre questo esame ai forti fumatori o ex fumatori, da oggi non è più un
comportamento etico. Non è un caso che la raccomandazione a tutti i medici di promuovere lo
screening per il tumore al polmone venga da un’associazione no profit di volontariato. Non
dalle accademie scientifiche dunque, ma da milioni di persone di ogni professione, impegnate
nell’obiettivo di salvare dal cancro il maggior numero possibile di vite umane”.

In Italia Veronesi ha avviato lo studio COSMOS, che è partito nel 2000 e si trova oggi alla sua seconda fase, Cosmos II, che coinvolge oltre 10.000 volontari e che, alla prima fase, che comprendeva solo l’uso della tac a basse dosi, aggiunge ora anche l’esame del sangue. L’ obiettivo è quello di trovare un marcatore tumorale. L’attenzione dei ricercatori è puntata su miRNA.

“I miRna sono la novità di Cosmos II e un‘area di ricerca molto promettente – spiega Pier Paolo
Di Fiore, Direttore del programma di medicina molecolare – Sono quantità misurabili di
frammenti genetici. I nostri studi più recenti hanno dimostrato che il dosaggio di miRna nel
sangue può indicare la presenza di tumore polmonare in fase iniziale. Al momento attuale
sappiamo che il dosaggio dei miRNA ha praticamente la stessa accuratezza della Tac a basso
dosaggio. Tuttavia, dobbiamo essere prudenti perché il numero di casi analizzati con il test
miRNA ancora non è elevato come quelli effettuati con la Tac, e quindi il marcatore deve
essere considerato ancora in fase sperimentale. Un obiettivo preciso del Cosmos II è appunto
paragonare i due tests”.

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  • arturo scrive:

    Salve scrivo da pozzuoli,napoli,mi chiamo Arturo Carannante ho 56 anni, sono un ex grande fumatore, ho avuto 20 anni fa una pleurite ho delle strie fibrotiche al polmone, vorrei sapere dove rivolgermi per sapere come partecipare a questo scrining grazie

  • Devoto Attilio scrive:

    Sono un ex fumatore in pensione con il beneficio della legge amianto ,sono consigliere di una onlus “comitato assistenza malati tigullio ” ho 63 anni ,ho lavorato nella navalmeccanica in Liguria domando se nella mia ASL4 posso fare iniziative avendo nella mia ASL4 da poco una tac a basso dosaggio? Grazie