Da tempo, i paleontologi stanno cercando nuove evidenze su dinosauri molto simili agli uccelli che potrebbero aiutare gli scienziati a comprendere meglio l’evoluzione di queste creature preistoriche.
Ora, un team di ricercatori svedesi in collaborazione con gli scienziati argentini hanno scoperto i resti fossili delle ossa e delle uova eccezionali di un enigmatico dinosauro uccello di 70 milioni anni in Patagonia.
“Ciò che rende la scoperta unica sono le due uova preservate nei pressi delle ossa articolate del suo arto posteriore”, spiega il dott. Martin Kundrat, esperto di dinosauri che fa parte del gruppo del professor Per Erik Ahlberg dell’Università di Uppsala, “È la prima volta che le uova vengono ritrovate in vicinanza di resti scheletrici di un Alvarezsauro.”
Questo dinosauro rappresenta l’ultimo sopravvissuto del suo genere dal Gondwana, un supercontinente meridionale dell’era mesozoica. Questa creatura appartiene ad uno dei gruppi più misteriosi di dinosauri, chiamata Alvarezsauro ed è uno dei membri più grandi della famiglia (2.6 m di lunghezza). Il dinosauro è stato scoperto dal dottor Powell, ma ora è descritto e chiamato Bonapartenykus ultimus in onore del dottor José Bonaparte che nel 1991 ha scoperto il primo alvarezsauro sempre in Patagonia.
“Il risultato mostra che gli alvarezsauridi sono esistiti in Sud America fino al Tardo Cretaceo,” dichiara Martin Kundrát.
Le due uova scoperte assieme alle ossa durante la spedizone avrebbero potuto essere dentro l’ovidotto del Bonapartenykus femmina mentre l’animale moriva. D’altra parte, i numerosi frammenti più tardi ritrovati del guscio d’uovo mostrano un considerevole riassorbimento di calcite dello strato interno di guscio e suggeriscono che almeno una delle uova sia stata incubata e che contenesse embrioni in fase avanzata di sviluppo.
Analizzando il guscio d’uovo, Martin Kundrát ha trovato che il campione non apparteneva a nessuna categoria della tassonomia conosciuta. Perciò, si tratta di una nuova famiglia di uovo, l’Arraigadoolithidae derivata dal nome di Alberto Arraigada, il proprietario del sito da cui vengono i campioni.
Kundrát, che ha fatto anche un’altra scoperta spiega: “Durante l’ispezione dei campioni, utilizzando il microscopio elettronico a scansione, ho osservato gli insoliti oggetti all’interno del canale pneumatico dei gusci d’uovo, la prima prova della contaminazione fungina delle uova di dinosauro.”
Mi piacerebbe tanto sapere che da questa scoperta si potesse risalire al DNA per poterli clonare!
Bel Post, molto interessante!:-)