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Scoperto mammifero placentato vissuto in pieno Giurassico, 160 milioni di anni fa

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 26.08.2011
Sinensis Juramalia, mammifero placentato vissuto 160 milioni di anni fa. Crediti: Zhe-Xi Luo, Carnegie Museum of Natural History

Juramaia sinensis, mammifero placentato vissuto 160 milioni di anni fa. Crediti: Zhe-Xi Luo, Carnegie Museum of Natural History

Se confermata, la scoperta di un piccolo mammifero simile ad un toporagno vissuto ben 160 milioni di anni fa, in pieno Giurassico, andrebbe a fare chiarezza sull’origine dei mammiferi placentati e dei marsupiali, un lungo grattacapo per gli scienziati di tutto il mondo. La scoperta, fatta in Cina, verrà illustrata in un articolo sull’ultimo numero della rivista Nature.

Nominato Juramaia sinensis, il piccolo animale viveva probabilmente sugli alberi, mentre i dinosauri prosperavano sulla terra e si sarebbero estinti soltanto dopo quasi 100 milioni di anni, un tempo enorme durante il quale mammiferi placentati come Juramalia e i grandi rettili hanno condiviso la Terra.

“Poiché è vissuto 160 milioni anni fa e nessuno era lì per firmare il certificato di nascita dei suoi discendenti, non sappiamo bene se Juramaia sia un nostro diretto discendente  o appartenga solo ad un ramo parallelo del nostro albero genealogico”, ha detto l’autore Zhe-Xi Luoa Discovery News.

Luo, un paleontologo del Carnegie Museum of Natural History, ed i suoi colleghi Chong-Xi Yuan, Qing-Jin Meng e Qiang Ji hanno analizzato i resti straordinariamente ben conservati del piccolo animale preistorico, che è stato scoperto nella provincia di Liaoning, in Cina.

Il fossile include un cranio incompleto, parte dello scheletro e persino impressioni sulla roccia di residui di tessuti molli, come i peli el manto. Più importante ancora, includono anche la serie completa dei denti e le ossa delle zampe anteriori. Queste caratteristiche hanno portato i paleontologi a concludere che l’animale era più vicino ai mammiferi placentati che ai mammiferi marsupiali, come i canguri.

La placenta è un organo che si trova all’interno dell’utero delle femmine, che ospita il feto durante tutta la durata della gravidanza nei mammiferi. La grande innovazione dei mammiferi placentati è la presenza di un cordone ombelicale, che nutre e mantiene il feto senza però far entrare in contatto la circolazione sanguigna di madre e figlio.

I marsupiali, al contrario, si distinguono per lo sviluppo molto breve di feti che la madre partorisce molto presto e che si trasferiscono in un sacco di pelle sul suo grembo (il marsupio appunto), attraverso cui i piccoli si nutrono all’inizio da ghiandole mammarie fino a diventare indipendenti. Oggi sappiamo quindi che i marsupiali hanno optato per una diversa strategia riproduttiva fin da subito.

Prima di Juramaia, il più antico discendente dei mammiferi placentati era Eomaia, che visse 125 milioni anni fa.

Il grosso problema degli scienziati fino ad oggi era che secondo le analisi genetiche effettuate sugli organismi oggi vivi delle due branche di mammiferi, i placentati e i marsupiali, indicavano che l’ultimo antenato comune fosse vissuto circa 160 milioni di anni fa. Ma le scoperte di mammiferi fossili arrivavano solo a 120 milioni di anni fa, quindi la scoperta di questo piccolo placentato così indietro nel tempo riporta le cose a posto. L’ipotesi ora è che questo mammifero appartenga ad un ramo parallelo dell’antenato da cui sia noi hce i nostri cugini canguri originiamo.

I suoi arti anteriori, secondo i ricercatori, si erano adattati ad afferrare i rami e ad avanzare sugli alberi, una capacità che deve essersi rivelata molto utile in un mondo affollato da giganti predatori a terra alla continua ricerca di cibo. Juramaia doveva pesare circa mezzo chilo e i suoi denti erano affilati e costruiti per mangiare insetti.

Juramaia è attualmente conservato presso il Museo di Storia Naturale di Pechino.

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  • giovanni7 scrive:

    Insomma,da 160 milioni di anni esistono i marsupiali e i placentati,sono due razze a se stanti.Ognuno aveva un sistema di riproduzione diverso e ben efficente se ancora oggi abbiamo i marsupiali in Australia