Con l’avvicinarsi della data fatidica del 15 febbraio, in cui un asteroide piuttosto grande farà l’inchino alla Terra da una distanza che fa davvero rabbrividire, la Nasa emette il suo secondo comunicato nel giro di 10 giorni per tranquillizzare gli animi.
L’asteroide 2012 DA 14 è un oggetto grande quanto mezzo campo di calcio di diametro che sta per passare molto vicino alla Terra, ad una distanza di circa 27 mila km.
Provenendo da sud a nord, di fatto entrerà all’interno dello ‘spazio aereo’ di molti satelliti geostazionari, come ad esempio quelli che forniscono il segnale GPS alla Terra. C’è voluto molto meno in recenti occasioni di passaggi ravvicinati per suscitare lo spavento di parecchi sulla rete e alimentare fantasie.
In questo caso la vicinanza è davvero ragguardevole, ma la dimensione dell’asteroide non è un pericolo per gli esseri umani, nel caso in cui dovesse cadere sulla superficie. Tuttavia, quest’ultima ipotesi è stata assolutamente negata dalla Nasa: “Non c’è davvero nessuna possibilità di l’asteroide colpisca la Terra e c’è una probabilità molto piccola che possa colpire qualche satellite artificiale”, ha dichiarato l’agenzia in un comunicato di ieri.
Molti si sono chiesti se l’oggetto potrà essere visto ad occhio nudo. Anche in questo caso la Nasa ha dato una risposta negativa: “Purtroppo la risposta è no. Di certo sarà molto più luminoso rispetto alla maggior parte degli asteroidi che passano vicino alla Terra, ma ancora non nonostante questo non potrà essere visto ad occhio nudo.”
L’asteroide è stato scoperto da un gruppo di astronomi spagnoli presso l’osservatorio La Sagra nel sud della Spagna. L’asteroide viaggi molto velocemente e quindi sarà difficile tenere traccia della sua traiettoria. Inoltre, se non ci si trova in Europa orientale o in Asia o forse in Australia, sarà impossibile vederlo.
Ma cosa succederebbe se l’oggetto spaziale colpisse la Terra? La Nasa ha dichiarato che l’asteroide è molto simile in dimensioni a quello che circa un secolo fa spazzò via la foresta della Siberia. “Un oggetto delle dimensioni di 2012 DA 14 ha effettivamente colpito la Terra il 30 giugno 1908. Si tratta del cosiddetto ‘evento Tunguska’. Un oggetto di circa 30 o 40 metri è sceso nell’atmosfera terrestre ed è esploso sugli alberi della foresta siberiana, bruciando istantaneamente oltre 2000 km quadrati di foresta.”
L’incontro ravvicinato con 2012 DA 14 il prossimo 15 febbraio, ripete la Nasa, non è nulla di cui preoccuparsi. “La sua orbita è ben conosciuta e sappiamo esattamente dove passera e che non può colpire la Terra”, ha detto la Nasa.
Venti anni fa, probabilmente non ci saremmo nemmeno resi conto che un oggetto simile stava passando sulle nostre teste. Ma ora la NASA ha iniziato a scandagliare il cielo notturno per raccogliere tutti i dati su questi oggetti e li traccia per un centinaio di anni nel futuro, per capire se qualcuno di loro potrebbe diventare una minaccia per la Terra.
Ma non è solo una questione di minaccia, ci tiene a precisare la Nasa. “Questi oggetti sono importanti per la scienza, sono importanti per lo sfruttamento minerario nel prossimo futuro, oltre che essere una minaccia”, ha concluso la Nasa. Basta pensare a cosa sarebbe successo se quello che venne chiamato ‘evento Tunguska’ fosse avvenuto su una città.
L’asteroide 2012 DA 14 tornerà anche nel 2020, e in quella data potrebbe diventare una minaccia per la Terra, dipendentemente da quale sarà la traiettoria di allontanamento dal nostro pianeta.