Una nuova suggestiva immagine ottenuta dall’ESO dimostra una nube oscura in cui si formano nuove stelle, insieme ad un ammasso di stelle brillanti che sono già emersi dal loro vivaio stellare di polvere. La nuova immagine è stata scattata con il telescopio MPG / ESO di 2.2 metri dell’Osservatorio di La Silla in Cile, ed è conosciuta come migliore foto mai ottenuta in luce visibile di questo piccolo oggetto poco conosciuto.
L’Osservatorio Europeo Australe (ESO) è un’organizzazione astronomica internazionale, di cui fanno parte quindici nazioni comprese Austria, Belgio, Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
L’ESO, creato nel 1962, fornisce agli astronomi strumenti all’avanguardia e un accesso al cielo australe, e ha costruito e gestito alcuni dei più grandi e più avanzati telescopi del mondo, come il New Technology Telescope (NTT), il telescopio che lanciò la tecnologia dell’ottica attiva e il VLT (Very Large Telescope), composto da quattro telescopi principali (UT) con specchi primari di 8,2 metri di diametro e quattro telescopi ausiliari mobili (AT) di 1,8 metri di diametro. Altri progetti di ESO in fase di sviluppo includono l’Atacama Large Millimeter Array (ALMA) e l’European Extremely Large Telescope (E-ELT).
Il telescopio MPG / ESO di 2.2 metri di diametro (quello che ha scattato nuova immagine) è operativo a La Silla già dall’inizio del 1984 ed è prestato indefinitamente dal Max-Planck-Gesellschaft (MPG). I suoi strumenti includono il Wide Field Imager (WFI), una macchina fotografica CCD con 67 MPixel e un largo campo capace di coprire una sostanziale frazione del cielo in una singola esposizione.
In questa nuova immagine, sulla sinistra si osserva colonna scura simile a una nuvola di fumo. A destra brilla un piccolo ammasso di stelle brillanti. A prima vista, le caratteristiche queste di due questi corpi non potrebbero essere più diversi, ma si sono in realtà strettamente collegati. La nube contiene enormi quantità di polvere cosmica fredda ed è un vivaio in cui stanno nascendo le nuove stelle. È probabile che il Sole si è formato in una regione analoga di formazione stellare più di quattro miliardi di anni fa.
Questa nube è conosciuta come Lupus 3 e si trova a circa 600 anni luce dalla Terra nella costellazione dello Scorpione. La parte qui mostrata è di circa cinque anni luce.
Poiché le parti più dense di tali nubi si contraggono sotto l’effetto della forza di gravità, si si riscaldano e cominciano a brillare. All’inizio, questa radiazione è bloccata dalle nubi di polvere e quindi, i telescopi sono in grado di osservarla a lunghezze d’onda più alte della luce visibile, ad esempio l’infrarosso. Ma, come le stelle diventano più calde e più luminose la loro intensa radiazione e venti stellari gradualmente dissipano le nubi intorno ad essi fino a quando non emergono in tutta la loro gloria.
Le stelle luminose alla destra del centro di questa nuova immagine costituiscono un perfetto esempio di un piccolo gruppo di queste stelle giovani e calde. Una parte di loro luce blu brillante viene sparso dalla polvere residua intorno a loro. Le due stelle più luminose sono abbastanza brillanti da essere osservate facilmente con un piccolo telescopio o un binocolo. Si tratta di stelle giovani che non hanno ancora iniziato a brillare per la fusione nucleare nei loro nuclei e sono ancora circondati da gas incandescente. Queste stelle hanno probabilmente meno di un milione di anni.
Anche se sono meno evidenti a prima vista delle stelle blu e luminoso, le indagini hanno scoperto molti altri oggetti stellari molto giovani in questa regione, che è uno dei vivai stellari più vicini al Sole.
Le zone di formazione stellare possono essere enormi, come la Nebulosa Tarantola (eso0650) – una vastissima regione H II situata nella Grande Nube di Magellano e la più grande regione di formazione stellare conosciuta nel Gruppo Locale di galassie – in cui centinaia di stelle massicce si formano.
Tuttavia, si pensa che la maggior parte delle stelle della nostra e delle altre galassie che si è formata nelle regioni più modeste, come quella mostrata qui, dove solo due stelle luminose sono visibili e non si formano le stelle molto massicce. Per questo motivo, la ragione Lupus 3 è affascinante per gli astronomi ed è conoscita come una bella illustrazione delle prime fasi della vita delle stelle.
Questi oggetti stellari sono conosciuti come Herbig Ae / Be che prendono nome dell’astronomo che per primo volta li ha identificati. Le lettere A e B si riferiscono ai tipi spettrali delle stelle un po’ più calde del Sole, e la lettera “E” indica che le linee di emissione sono presenti nei loro spettri, a causa del bagliore dal gas che li circonda. Brillano convertendo l’energia potenziale gravitazionale in calore quando si contraggono.