Sono nati presso il Parco Natura Viva due pulcini di Sarcogyps calvus. Si tratta dell’avvoltoio reale indiano specie ad alto rischio di estinzione. Il numero è sceso infatti in poco tempo da 10.000 a 100 individui e non sembra ci siano speranze che la popolazione possa tornare ad aumentare.
L’avvoltoio reale era molto diffuso nel sud-est dell’Asia, ma ha subito un declino rapido a causa della scomparsa degli ungulati selvatici, dell’intensificazione dell’agricoltura e della diffusione di malattie. Ma non solo. Anche e soprattutto il trattamento del bestiame domestico con sostanze tossiche e l’uso di esche avvelenate destinate ad altre specie, ha portato il numero degli avvoltoi da 10.000 a 100 individui.
Presso i giardini zoologici l’ultima nascita di questi avvoltoi risale al 2005 a dimostrazione della difficoltà della riproduzione in cattività. Sono questi dati a rendere la nascita odierna in Italia davvero eccezionale.
La coppia ospite del Parco deponeva uova già da qualche anno, ma senza riuscire ad arrivare alla schiusa. Per questo, in collaborazione con l’esperto Alberto Fagan, si è deciso di incubare le uova e, dopo la schiusa, far alimentare i pulcini da una vecchia femmina già ospite del parco.
I pulcini, in un primissimo momento alimentati dal personale del parco, sono alimentati ora da una femmina anziana per far sì che gli individui non creino un legame esclusivo con l’essere umano, perché questo potrebbe influire sulle relazioni sociali future dei due pulcini con i propri con specifici.
Tutto è iniziato in febbraio quando è stato deposto il primo uovo che, dopo poco meno di due settimane dalla deposizione, è stato messo in incubatrice. Circa un mese dopo aver messo il primo uovo in incubatrice la coppia ha rideposto un secondo uovo per il quale è stata adottata la stessa strategia del primo uovo. Dopo 55 giorni dalla deposizione di ciascun uovo, sia il primo sia il secondo uovo si sono schiusi e sono nati due bellissimi pulcinotti.
In letteratura viene riportato un tempo di 45 giorni per la schiusa di un uovo di avvoltoio reale indiano, ma l’esperienza vissuta al Parco vede un periodo più lungo di cova prima della schiusa.
In una terza fase dell’allevamento in presenza della femmina del Parco, il piccolo recupererà da solo il cibo che viene inserito nel reparto a seguito di un suo richiamo.
Il reparto nel quale il piccolo è allevato è stato costruito ad hoc per proteggere il piccolo e farlo crescere in buone condizioni. Questo protocollo di allevamento sembra non modificare tratti comportamentali importanti di questa specie in quanto il pulcino, dopo un primo breve periodo non ha più contatti diretti con l’uomo, bensì con una femmina della propria specie seppur non la madre naturale.
Quando una specie, come quella del Sarcogyps calvus, è altamente minacciata di estinzione bisogna adottare tutte le strategie possibili per assicurare la sopravvivenza degli individui in natura e garantire un’alta variabilità genetica degli individui gestiti nei giardini zoologici.
L’Avvoltoio reale indiano è un rapace monogamo a riproduzione stagionale, che avviene fra Dicembre ed Aprile. Sia il maschio sia la femmina costruiscono un grosso nido in cima agli alberi o comunque molto in alto (fra i 9 e i 12 metri di altezza) anche se in aree più desertiche nidificano in cima ai cespugli, a 2 o 3 metri di altezza; il nido è costruito con materiale legnoso e foderato di foglie verdi ed erba secca. La femmina vi depone un singolo uovo. Al Parco il nido viene costruito dai genitori su una piattaforma realizzata ad hoc, situata in alto nel reparto, in un’area protetta dalla vista dei visitatori.