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Azoto di sintesi danneggia l’ambiente e l’economia, 320 miliardi di euro di danni solo in Europa

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 12.04.2011
La sintesi dell'azoto ha permesso un aumento della produzione agricola ma anche un aumento dell'inquinamento dei corsi d'acqua. Un campo da golf, ad esempio, deve essere irrigato e concimato, creando un forte impatto sull'ambiente circostante

La sintesi dell'azoto ha permesso un aumento della produzione agricola ma anche un aumento dell'inquinamento dei corsi d'acqua. Un campo da golf, ad esempio, deve essere irrigato e concimato, creando un forte impatto sull'ambiente circostante

L’azoto di sintesi è una delle invenzioni che hanno permesso di incrementare la produttività agricola, e quindi è stato un passo fondamentale per far fronte all’esplosione demografica del secolo scorso. Purtroppo, però, esso inquina il suolo, l’aria e l’acqua. Ora un nuovo studio ha anche conteggiato il danno economico che questo inquinamento porta con sé, almeno in Europa, ed ha trovato che costa ad ogni persona in Europa circa 150 – 740 euro all’anno. Il primo studio di valutazione europeo sull’inquinamento da azoto (ENA) è lanciato in una conferenza che si è svolta oggi a Edimburgo, in Scozia.

Lo studio, realizzato da 200 esperti provenienti da 21 Paesi e 89 organizzazioni, stima che il costo annuale dei danni causati da azoto in Europa è  tra i 70 e i 320 miliardi di euro, più del doppio del reddito supplementare acquisito dall’uso di fertilizzanti azotati nell’agricoltura europea.

Il professor Bob Watson, Chief Scientific Advisor per il Ministero britannico per l’Ambiente, il Cibo e le Aree rurali (Defra) ha accolto con favore la relazione. Ha detto: “La valutazione sottolinea come l’azoto sia collegato a diversi problemi ambientali che abbiamo imparato a conoscere molto bene. Cambiamento climatico, riduzione della biodiversità, inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, e ci costringe ad un approccio più olistico, essenziale se vogliamo compiere progressi nella lotta contro questi problemi”.

Con questo studio (ENA)  per la prima volta che le minacce multiple dell’inquinamento da azoto, compresi i contributi ai cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, vengono valutate in termini economici su scala continentale. Oltre a identificare le principali minacce, esso individua anche le aree geografiche a maggior rischio di danni da inquinamento da azoto. Il rapporto fornisce ai politici della UE una valutazione scientifica globale sulle conseguenze di un mancato intervento sul problema dell’inquinamento da azoto – e delinea le azioni chiave che possono essere intraprese per ridurre il problema e tutelare la salute umana e l’ambiente.

Messaggi chiave della valutazione includono:

1. Almeno dieci milioni di persone in Europa sono potenzialmente esposti ad acqua potabile con concentrazione di nitrati superiore ai livelli raccomandati

2. I nitrati causano fioriture algali tossiche e zone morte in mare, soprattutto al Nord, nell’Adriatico e nel Mar Baltico, oltre che lungo le coste della Bretagna.

3. l’inquinamento atmosferico dovuto all’azoto usato in agricoltura, industria e dalle emissioni dei veicoli a motore nelle aree urbane contribuisce al particolato atmosferico (polveri sottili), che sta riducendo l’aspettativa di vita da alcuni mesi in gran parte dell’Europa centrale.

4. Nelle foreste il deposito di azoto atmosferico ha causato almeno il 10% di perdita della diversità vegetale in oltre due terzi d’Europa.

L’autore principale della ricerca, il dottor Mark Sutton del Centro di Ecologia e Idrologia del Regno Unito, ha dichiarato: “Quasi metà della popolazione mondiale dipende  da fertilizzanti sintetici a base di azoto per i prodotti alimentari, ma sono necessarie misure per ridurre l’impatto di inquinamento da azoto. Le solutioni comprendono l’uso più efficiente dei fertilizzanti e dei concimi, e la scelta da parte della popolazione di mangiare meno carne. Noi abbiamo l’esperienza per ridurre l’inquinamento da azoto, ma quello di cui abbiamo bisogno ora è di applicare queste soluzioni in tutta l’Europa in maniera integrata”.

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