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Caccia: l’Europa riprende l’Italia

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 25.11.2011

Fringuello Foto Michael Maggs Fonte Wikipedia

L’Europa protegge gli uccelli selvatici attraverso delle apposite direttive.
L’Italia ieri è stata “ripresa” dalla commissione in quanto non ha rispettato le norme sulla caccia per due volte. Inoltre la commissione europea riprende l’Italia perchè non è ancora attivo un dispositivo che impedisca alle regioni di rilasciare norme in deroga sulla caccia in violazione alla direttiva.

Dunque in ben due occasioni le regioni italiane, per agevolare i cacciatori, hanno violato normative europee. Nello specifico ” il 15 maggio 2008 la Corte si è pronunciata contro l’Italia in quanto la regione Liguria aveva adottato e applicato una normativa regionale che autorizzava la caccia agli storni e ai fringuelli. Analogamente, l’11 novembre 2010 la Corte si è pronunciata contro l’Italia, in quanto la regione Veneto aveva adottato una normativa regionale che autorizzava la caccia alla passera (Passer italiae), alla passera mattugia (Passer montanus), al marangone (Phalacrocorax carbo), al fringuello (Fringilla coelebs), alla peppola o fringuello montanaro (Fringilla montifringilla), allo storno (Sturnus vulgaris) e alla tortora dal collare orientale (Streptopelia decaocto), contrariamente a quanto prevede la direttiva sugli uccelli.”

Entrambe le regioni si sono adeguate alle norme salvo poi nel 2011 approvare delle norme in deroga ancora contrarie alle direttive europee.

Dopo l’invio di questa “lettera di costituzione in mora” ci saranno le sanzioni economiche.

Queste sono le parole che descrivono i fatti. Quello che si scatena quando i cacciatori sparano in deroga agli uccelli migratori potete vederlo in questo video.

 

Cos’è la direttiva sugli uccelli?

E’ stata adottata nel 1979 per limitare la riduzione del numero degli uccelli a causa dell’inquinamento, della perdita dell’habitat naturale e dello sfruttamento insostenibile della terra. La direttiva riconosce che gli uccelli selvatici, molti dei quali appartengono a specie migratorie, costituiscono un patrimonio condiviso e che quindi la loro effettiva conservazione comporta una cooperazione internazionale.

Per fare questa la direttiva dà molta importanza alla protezione degli habitat e individua delle aree di protezione speciale che sono più importanti per le specie protette

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  • Renato scrive:

    E’ una vergogna, le lobby dei cacciatori premono affinche la politica apra gli spiragli per la caccia in deroga, in barba al buon senso e alle norme comunitarie.
    Ma chi pagherà le sanzioni dell’europa saremo tutti noi cittadini ! E saranno milioni e milioni di euro. E tutto questo per accontentare quei fanatici che vogliono sparare a dei fringuelli. Andate a quel paese criminali.