Il 24 dicembre scorso è scaduto l’ultimatum che l’Unione Europea aveva lanciato alla regione Veneto per la caccia in deroga. La regione Veneto aveva concesso di cacciare alcune specie protette dalla “Direttiva Uccelli”, una norma europea. Al 24 dicembre, data della scadenza dell’ultimatum Ue, la regione Veneto non ha cercato di mettere riparo alla situazione e pertanto dovrà corrispondere, secondo il settimanale l’Espresso un milione di euro all’Europa. A tutt’oggi negli uffici della regione Veneto nessuno sa quali saranno e prossime mosse del presidente Zaia e degli assessori competenti.
Andrea Zanoni, deputato europeo per l’IDV ha dichiarato: “Se dovessero arrivare queste sanzioni – rassicura Zanoni – scriverò alla Corte dei Conti per chiedere che questo danno erariale ricada su Stilal, Zaia e la sua Giunta e non su tutti i cittadini del Veneto, essendoci anche una legge dello Stato che prevede che in caso di tali violazioni lo Stato si possa rivalere sulle Regioni. Zaia e Stival” continua “stanno legittimando il bracconaggio”.
La Regione Veneto, invece di annullare le sue leggi come hanno fatto la Liguria e la Lombardia nei giorni scorsi, da quanto racconta Stival in un’intervista alla stampa locale, ha inviato al Governo un documento a sostegno della caccia in deroga che secondo lui sarebbe stato fatto proprio dallo stesso ministro all’Ambiente Clini e inviato alla Commissione europea.
“Ritengo inverosimile un simile atto da parte del ministero anche perché il Governo è ben consapevole che il Veneto è la causa di queste nuove procedure di infrazione da parte della Commissione Europea e non ha certo intenzione di rischiare di pagare multe miliardarie in periodo di vacche magre” ha detto Zanoni.
Questo Zaia è un criminale che fa il ganzo con le tasche degli altri, meriterebbe il carcere e una scaricata di calci nel sedere a vita. Io vivo in Veneto e PAGO LE TASSE, sono contro la caccia e questa cosa la trovo allucinante, Questo milione di euro di multa dovrebbe pagarlo LUI e tutti i possessori di una licenza di caccia e non i contribuenti che condannano questa pratica assurda denominata caccia.