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Cambiamenti climatici e salinità dell’acqua: a rischio la disponibilità di quella potabile

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 22.05.2012

La salinità degli oceani sta aumentando ed è un effetto del riscaldamento globale. Infatti l’aumento della velocità con cui avviene il ciclo dell’acqua ha effetti sulla salinità. Questo, a sua volta, potrebbe influenzare l’accesso e la disponibilità dell’acqua potabile.

In un articolo pubblicato sulla rivista Science, gli scienziati australiani della Commonwealth Scientific Industrial Research Organisation (CSIRO) e il Lawrence Livermore National Laboratory, in California, hanno riportato le mutevoli tendenze della salinità nel mare di tutto il globo terrestre nel corso degli ultimi 50 anni, delinando così un altro effetto dei cambiamenti climatici.
Il dottor Paul Durack, ha spiaegato che osservando il rapporto fra salinità degli ceani, precipitazioni e evaporazione nei modelli climatici hanno potuto comprendere che il ciclo dell’acqua si è velocizzato e che guardando alle variazioni osservate della salinità degli oceani e il rapporto tra salinità, precipitazioni ed evaporazione nei modelli climatici, hanno determinato che il ciclo dell’acqua si è intensificato del quattro per cento dal 1950 al 2000.

“I cambiamenti di salinità del mare confermano che il clima e il ciclo globale dell’acqua sono cambiati.

“Questi cambiamenti suggeriscono che le regioni aride sono diventati più secche e le regioni  ad elevate precipitazioni sono diventate più umide in risposta al riscaldamento globale osservato,” ha detto il dottor Durack, un post-doctoral fellow presso il Lawrence Livermore National Laboratory.

Con un aumento di temperatura previsto di 3 ° C alla fine del secolo, i ricercatori stimano che sia possibile un 24 percento di accelerazione del ciclo dell’acqua.

“L’oceano è importante per il clima – comprende il 97 per cento dell’acqua del mondo, riceve l’ 80 per cento delle precipitazioni e ha assorbito il 90 per cento dell’ aumento di energia della Terra associato al passato riscaldamento atmosferico”, ha spiegato il dottor Richard Matear del CSIRO’s Wealth from Oceans Flagship, coautore dell’articolo.

“Prevediamo che il riscaldamento della superficie terrestre e della bassa atmosfera intensificherà il ciclo dell’acqua in gran parte perchè l’aria più calda trattiene e distribuisce più umidità.

Ha spiegato inoltre che l’intensificazione riguarda i  modelli di scambio tra evaporazione e precipitazioni e visto che gli oceani rappresentano il 71 per cento della superficie globale, il cambiamento riguarda anche la salinità degli oceani.

Nello studio, gli scienziati hanno combinato 50 anni di osservazioni sui cambiamenti globali superficiali della salinità con le modifiche dei modelli climatici globali e hanno trovato “prove solide di un intensificazione del ciclo globale dell’acqua ad un tasso di circa l’otto per cento per ogni grado di riscaldamento superficie”, ha detto il dottor Durack .

Durack ha spiegato anche che i modelli non sono uniformi, ma le regioni umide diventano più umide e quelle secche diventano più secche.

Durack ha fatto anche notare che un cambiamento nella disponibilità dell’acqua dolce a causa dei cambiamenti climatici rappresenta un grosso rischio per le società umane, più grande del cambiamento climatico in sè.

“Le modifiche al ciclo globale dell’acqua e la ridistribuzione conseguente di precipitazioni avrà effetti sulla disponibilità alimentare, la stabilità, l’accesso e l’utilizzo dell’acqua”, ha detto il dottor Durack.

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