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Clima: uomini incapaci di avviare azioni senza una ricompensa a breve termine

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 24.10.2013

Uno dei problemi che si incontra quando si parla di conservazione dell’ambiente e anche di politiche di mitigazione e prevenzione riguardo ai cambiamenti climatici è lo scarso coinvolgimento  della popolazione. Questo soprattutto perchè è difficile rinunciare a qualche vantaggio ora per averne in futuro, ancora di più se si tratta di vantaggi di cui fruiranno le prossime generazioni.
Secondo una ricerca quindi, per riuscire a cambiare qualcosa, sono necessari ulteriori incentivi e soprattutto un comportamento inteso a far tornare dei benefici immediati dai sacrifici attuali.

Cambiamento climatico

Ad esempio preferiremmo avere 40 € o salvare il clima? Quando la questione è posta in termini così forti, la risposta di è ovviamente: “fermare i cambiamenti climatici!”, ci giureremmo.

Ma le cose stanno in un altro modo, a quanto riporta la ricerca. Le ricompense ci fanno star bene e se ad un sacrificio corrisponde una ricompensa, allora questo ci rende felici. Ma man mano che il tempo della ricompensa si allontana siamo sempre meno contenti e quindi meno collaborativi. 

Manfred Milinski e i suoi colleghi del Max Planck Institute for Evolutionary Biology  hanno dimostrato quanto poco teniamo al rischio collettivo. “Il nostro esperimento si basa su un saggio che Thomas Schelling , il premio Nobel per l’economia , ha scritto nel 1995”, spiega Milinski. La teoria di Schelling sosteneva che siccome la generazione attuale avrebbe dovuto portare cambiamenti per la generazione futura senza averne dei ritorni nel presente, allora di cambiamenti non ce ne sarebbero stati.

I ricercatori hanno voluto verificare la teoria trasformando questo problema in una situazione sperimentale semplice. I partecipanti hanno ricevuto  una certa quantità di denaro e sono stati invitati a donarne una parte per un certo numero di volte. Il denaro donato è raddoppiato e questo importo è stato diviso in parti uguali tra i giocatori. Tutto ciò che non è stato donato va direttamente nelle tasche del giocatore. Il comportamento più redditizio in questi giochi è quello di non donare nulla e semplicemente beneficiare della altruismo degli altri giocatori.

I ricercatori hanno modificato le regole per incorporare le azioni di mitigazione del cambiamento climatico imminente nel gioco. Ogni giocatore ha ricevuto un fondo iniziale di € 40 e, giocando più di dieci turni, è stato in grado di decidere quanto denaro mantenere o donare. Il denaro donato è stato investito in una campagna pubblicitaria sul cambiamento climatico ed era quindi un investimento simulato per la protezione del clima. C’erano anche pagamenti dei bonus: quei gruppi che hanno donato più della metà del loro fondo totale sono stati simbolicamente in grado di evitare pericolosi cambiamenti climatici e sono stati pagati un supplemento di € 45 a partecipante. Se il gruppo ha donato meno, tutti i giocatori hanno avuto una probabilità del 90% di perdere la loro dotazione.

Per studiare le implicazioni del fatto che i le ricompense dei sacrifici per i cambiamenti climatici arrivano solo dopo molto tempo gli scienziati hanno creato tre scenari in cui i giocatori che vincevano venivano pagati il giorno dopo l’esperimento (scenario 1), sette settimane più tardi (scenario 2) oppure, nello scenario 3, il denaro veniva investito nel piantare degli alberi.  

Tuttavia, non uno degli undici gruppi a cui è stata offerta la prospettiva di piantare gli alberi ha  raggiunto l’obiettivo della donazione. In media , solo 57 € sono stati versati sul conto del clima invece l’obiettivo era di € 120. Nel primo scenario, sette gruppi su dieci hanno avuto successo, i partecipanti hanno donato in media 108 € , mentre i giocatori nel secondo scenario ancora donato 83 € (quattro gruppi su dieci hanno avuto successo).

“Il risultato del nostro esperimento dipinge un quadro fosco del futuro” , riassume Milinski . “Siamo stati purtroppo in grado di confermare la previsione di Schelling: è un disastro.”

Questi risultati, secondo gli scienziati indicano chiaramente che se si vuole lavorare per mitigare il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici è necessario cercare delle ricompense a breve termine.

“Non è sufficiente limitarsi a indicare i vantaggi che le generazioni future potranno godere” , dice Jochem Marotzke dal Max Planck Institute per la meteorologia, uno degli autori dello studio. ” La protezione del clima sarà efficace solo se le persone che fanno lo sforzo otterranno un beneficio materiale a breve termine dal farlo.”

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