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Oceani più caldi, i pesci si restringeranno del 20%

I cambiamenti climatici potrebbero far ridurre la dimensione dei pesci degli oceani. Gli scienziati hanno avvertito che il peso e la dimensione dei pesci saranno destinati a diminuire se gli oceani continueranno a riscaldarsi

Scritto da Paolo Ferrante il 01.10.2012

Secondo lo studio, se le acque diventeranno più calde aumenterà il tasso metabolico dei pesci, che avranno bisogno di più ossigeno. Se non c’è abbastanza ossigeno nell’acqua, i pesci saranno costretti a tratti più brevi per cercare cibo e questo penalizzerà la loro crescita.

White Marlin (Tetrapturus albidus) Foto: Dominic Sherony

Secondo i modelli al computer, il peso corporeo massimo per più di 600 specie potrebbe starsi già riducendo dal 14 al 24%. Il periodo considerato è infatti compreso  tra il 2000 ed il 2050.

Le zone tropicali e di latitudine intermedia saranno pesantemente influenzate, con una riduzione media di oltre il 20%.

“Siamo rimasti sorpresi nel vedere una forte diminuzione delle dimensioni dei pesci”, ha detto l’autore principale dello studio, William Cheung, assistente professore presso la University of British Columbia Fisheries Centre, in Canada.

“I pesci marini sono generalmente noti per rispondere al cambiamento climatico cambiando abitudini alimentari. Ma l’effetto inaspettatamente grande che il riscaldamento degli oceani potrebbe avere sulla dimensione del corpo suggerisce che ci mancava un tassello fondamentale per predire gli effetti dei cambiamenti climatici nel mare,” ha aggiunto Cheung.

I ricercatori sanno già che il numero di pesci negli oceani del mondo è probabilmente destinato a ridursi con il cambiamento climatico, ma lo studio dimostra che chi resterà, sarà costretto a ridursi di dimensioni.

La crescita dei pesci è legata all’apporto di ossigeno, un’idea che già Daniel Pauly aveva suggerito trent’anni fa. Ma questa è la prima volta la sua idea è stata applicata alla popolazione complessiva dei pesci negli oceani.

Nel complesso, l’oceano è destinato a diventare più caldo e meno ossigenato secondo la maggior parte dei modelli predittivi dei climatologi. In media, la temperatura del mare dove vivono i pesci presi in esame (pesci con branchie e cefalopodi) nei grandi ecosistemi marini nel Pacifico, Atlantico, Indiano, Mare Antartico e Mare Artico dovrebbe aumentare a tassi medi di 0,029; 0,012; 0,017; 0,038 e 0,037 °C al decennio rispettivamente tra il 2000 e il 2050, mentre il contenuto di ossigeno è previsto in diminuzione a tassi medi di 0,8; 1,1; 0,9; 0,9 e 0.1 mmol al metro cubo per decennio.

“E’ una sfida costante per i pesci ottenere abbastanza ossigeno dall’acqua per crescere, e la situazione peggiora quando i pesci diventano più grandi,” ha detto Pauly, che ha partecipato anch’egli a questo studio.

“Un oceano più caldo e meno ossigenato, come ci aspettiamo a causa del cambiamento climatico, renderebbe più difficile per i pesci più grandi ottenere abbastanza ossigeno, il che significa che smetteranno di crescere.”

I maggiori effetti della contrazione delle dimensioni si vedrà ai tropici, ma anche i mari più freddi vedranno una riduzione significativa.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Climate Change.

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