Un nuovo studio mette in guardia sui potenziali enormi effetti economici dello scioglimento del ghiaccio artico, che libererebbe nell’atmosfera enormi quantità di metano, un potente gas serra. I ricercatori dicono che il metano oggi intrappolato dal permafrost nella regione artica potrebbe avere pesanti conseguenze economiche per il mondo.
I ricercatori stimano che gli effetti sul clima del rilascio di questo gas potrebbero arrivare a costare 60.000 miliardi dollari, circa le dimensioni dell’economia globale nel 2012.
Gli impatti con più probabilità si farebbero sentire nei paesi in via di sviluppo.
Gli scienziati sono preoccupati circa l’impatto dell’aumento delle temperature sul permafrost. Grandi quantità di metano sono concentrate nella tundra artica, ma si trovano anche come idrati semi-solidi sotto il mare.
Uno studio precedente aveva mostrato che la diminuzione della copertura di ghiaccio nel Mare della Siberia orientale sta permettendo la fuoriuscita di metano. Gli scienziati hanno trovato pennacchi di gas larghi fino ad un chilometro di diametro.
Nell’ultimo studio, i ricercatori hanno tentato di calcolare il prezzo sul clima che queste emissioni di metano potrebbero causare. Il metano è un potente gas serra, anche se sopravvive meno di 10 anni in atmosfera.
“Questa è una bomba a orologeria, che finora non viene presa sul serio a livello mondiale,” ha detto il professor Gail Whiteman dell’Università Erasmus in Olanda, uno degli autori.
@ rinus
Ma hai presente cosa significa estrarre metano da una superficie come l’artico? Se per fare un pozzo petrolifero ci vogliono un sacco di soldi ed è un buco di pochi centimetri di diametro, immagina cosa vuol dire estrarre metano da milioni di kilometri quadrati.
Poi la piattaforma Horizon vicino a Cuba mi pare sia saltata in aria proprio a causa degli idrati di metano: sbaglio?
Da non credere. Paghiamo il metano a prezzi altissimi, nell’Artico abbonda ed allora diamoci da fare per pomparlo e portarlo dove necessita. Volere e potere.