Trivelleranno attraverso quattro ere glaciali, in cui sono avvenute tempeste di sabbia epiche, migrazioni del genere umano dall’Africa al Nuovo Mondo, e la più grande siccità nella storia. L’Università di Tel Aviv sta guidando uno studio internazionale che per la prima volta si scava in profondità sotto il Mar Morto, per 500 metri al di sotto del fondo del lago, sotto una colonna d’acqua di 300 metri. La trivellazione avverrà con un impianto speciale, che permetterà ai ricercatori di guardare indietro nel tempo e di raccogliere una quantità enorme di informazioni sul cambiamento climatico e sui modelli dei terremoti.
Lo studio, condotto dal professor Zvi Ben-Avraham dell’Università di Tel Aviv del Minerva Dead Sea Research Center, “si propone di ottenere una documentazione completa ad una risoluzione senza precedenti – a intervalli di un anno – degli ultimi 500 mila anni”, afferma il Prof. Ben-Avraham.
Parteciperanno anche scienziati provenienti dall’Autorità palestinese ad una ricerca unica nel suo genere.
Una spaventosa tempesta di sabbia 365mila anni fa?
Guardando i campioni di terra che verranno estratti a circa 7-8 km a largo nei pressi di Ein Gedi, i ricercatori sperano di individuare cambiamenti repentini del clima nella storia della Terra, per scoprire e capire meglio le condizioni del pianeta. Saranno in grado di vedere com’era il clima 365 mila anni fa, per esempio, o di determinare la data esatta di un terremoto catastrofico.
Questo è di gran lunga il più importante studio di Scienze della Terra nel suo genere in Israele. Le prove aiuteranno i climatologi di tutto il mondo per calibrare ciò che finora si sa sui cambiamenti climatici da altri campioni geologici – e può portare a una migliore previsione di cosa c’è in serbo per il clima del futuro Medio Oriente. Ad esempio, attualmente si verificano sempre più frequenti periodi di siccità e caldo nella regione; sono casi isolati o fanno parte di cicli metereologici più grandi? Quello che si scoprirà dovrebbe aiutare anche far luce sui modelli di terremoto – informazioni importanti per gli israeliani, giordani e palestinesi che vivono sopra o intorno alla linea di faglia che attraversa la regione del Mar Morto.
Affettare una torta geologica
“I sedimenti forniranno un ‘archivio’ delle condizioni ambientali che esistevano nella zona nel suo passato geologico,” ha detto il Prof. Ben-Avraham . Mentre i campioni raccolti non sono poi così profondi come le trivellazioni che vengono oggi effettuate per realizzare i pozzi di petrolio, il carotaggio avrà qualcosa di speciale: sarà mantenuto in un unico lungo “serpente” in modo che i sedimenti possano essere rintracciati e datati con maggiore precisione.
Lo studio è stato sostenuto dall’Accademia delle Scienze d’Israele e comprende decine di scienziati provenienti da America, Germania, Svizzera, Norvegia, Giappone e Israele. Hanno collaborato anche scienziati provenienti da Giordania e dall’Autorità palestinese a questo evento unico. I ricercatori provengono da una varietà di discipline, dalle scienze ambientali alla chimica, e ciascuno avrà diversi compiti di analisi dei campioni .
Il prof. Ben-Avraham, in particolare, si è interessato ai cambiamenti chimici dei sedimenti nel Mar Morto dell’ultimo mezzo milione di anni. Lo studio, aggiunge, farà luce sui modelli di migrazione umana attraverso la regione.
A 423 metri sotto il livello del mare, il Mar Morto è un posto unico sulla Terra. Oggi attira milioni di turisti da tutto il mondo che vogliono godersi le sua leggendarie proprietà curative, ma presto ci svelerà molti segreti sul clima e sugli eventi catastrofici che hanno accompagnato la nascita e lo sviluppo dell’umanità.