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Oggi l’ora della Terra. Wwf: “luci spente simbolo di futuro sostenibile e sicuro”

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 25.03.2011
Fontana di Trevi spenta. Crediti: WWF

Fontana di Trevi spenta. Crediti: WWF

Un messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha fatto partire il conto alla rovescia verso l’Ora della Terra del WWF, la giornata organizzata per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’emergenza ambientale che ci troveremo ad affrontare nel prossimo futuro. Domani 26 marzo centinaia di milioni di persone in ben 134 Paesi – e oltre 200 Comuni italiani, quasi il doppio dell’anno scorso – in un simbolico giro del mondo a luci spente attraverso tutti i fusi orari, vorranno dimostrare che siamo pronti ad affrontare la lotta ai cambiamenti climatici e ad iniziare a preoccuparci delle fonti di energia del futuro, un tema che non potrebbe essere più attuale.

 

“In tutto il mondo gli individui, le comunità, le imprese e i governi stanno realizzando nuove idee e tecnologie per creare un futuro comune sostenibile” ha detto il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon. “Domani, uniamoci insieme per celebrare questo sforzo comune per proteggere il pianeta e garantire il benessere umano. Usiamo 60 minuti di buio per aiutare il mondo a vedere la luce”.

“Il WWF ha deciso di mantenere vivo lo spirito dell’evento, nonostante la tragedia in Giappone, il rischio nucleare e i combattimenti in corso nel Mediterraneo, perché l’Ora della Terra dà un messaggio globale di speranza, in un futuro sostenibile per il Pianeta, in un benessere reale per le persone” ha detto Stefano Leoni, presidente del WWF Italia. “A tutti chiediamo un impegno che vada oltre il gesto simbolico e duri nel tempo, come suggerisce il nuovo logo 60 “più”, per costruire ogni giorno un futuro sostenibile, in cui l’umanità viva davvero in armonia, con la Natura e con se stessa.”

“Oggi abbiamo disponibili tecnologie pacifiche, pulite, rinnovabili e sicure, e tante altre ne potremo creare con il nostro ingegno – ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF Italia – Ma insieme alle tecnologie, faranno la differenza le pratiche quotidiane di individui, comunità, imprese, Governi, per azzerare le emissioni di gas serra e usare in modo saggio ed equo le risorse naturali che il pianeta ci offre.”

UN MONDO DI SPEGNIMENTI
Il via all’emozionante “domino” di spegnimenti globali, che in tutto il mondo sarà aperto da un minuto di silenzio per le vittime in Giappone, scatterà domani nelle isole Fiji e in Nuova Zelanda alle 20.30 locali (7.45 ora italiana), per proseguire attraverso tutti i fusi orari, in 134 Paesi su tutti e 7 i continenti, in tutti i Paesi del G20 e in migliaia di città, di cui oltre 200 in Italia. Resteranno al buio icone mondiali come la Tour Eiffel, l’Empire State Building, il Cristo Redentore di Rio, Times Square a New York, il Big Ben, l’Acropoli di Atene, la porta di Brandeburgo, l’Opera House di Sidney, meraviglie naturali come le Cascate del Niagara e le Cascate Victoria, il castello dei reali di Svezia, la più grande moschea degli Emirati Arabi Uniti, quattro dei cinque grattacieli più alti del mondo, compreso il più alto Burj Khalifa a Dubai, 828 metri, che da solo spegnerà circa mezzo milione di luci.
E quest’anno l’evento ha varcato i confini di nuovi Paesi in via di sviluppo o dagli incerti equilibri politici e sociali, come l’Iran, la Palestina, il Libano, la Giamaica, l’Uganda, Swaziland, Tajikistan, Azerbaijan e Uzbekistan, Trinidad&Tobago, Lesotho e Ciad, che si spegneranno per la prima volta.

ITALIA
Molti eventi anche in Italia, a testimonianza di quanto questi temi stiano diffondendosi anche nol nostro paese. Molti i testimonial come Marco Mengoni, Paola Maugeri, Massimiliano Rosolino, Vittorio Brumotti, Francesco Totti, Camila Raznovich e il personaggio d’animazione Pocoyo, hanno aderito più di 200 tra amministrazioni e Comuni, di cui oltre 40 capoluoghi, che dedicheranno la serata al pianeta mettendo in luce, o meglio al buio, le perle storico-artistiche del nostro territorio, dalla classicità romana agli sfarzi barocchi, dai borghi medievali fino agli edifici più moderni.

A Roma, in piazza Navona a Roma, con green carpet di celebrities a partire da Christian De Sica e Massimiliano Rosolino, e sotto il Duomo di Milano, che si spegne quest’anno per la prima volta.

Ma si spegneranno anche icone come il Colosseo a Roma, il Ponte Vecchio a Firenze, la Torre di Pisa, l’Acquario di Genova, il Maschio angioino, la Basilica di Superga, piazza del Campo a Siena, la Valle dei Templi di Agrigento, piazza Pretoria a Palermo e piazza Duomo a Siracusa.

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