La California ha dichiarato illegale la vendita e il possesso di pinne di squalo.
Il piatto tradizionale cinese, la zuppa di pinne di pescecane, ha sviluppato un commercio che sta cominciando a minacciare la popolazione degli squali in tutto il mondo. Per questo è nato un movimento per la salvaguardia degli squali che ha ottenuto, dal governatore della California, il divieto di commerciare le pinne di pescecane.
“Fino a 73 milioni di squali vengono uccisi ogni anno solo per la loro pinna”, ha osservato l’ambientalista Sarah Sikich di Heal the Bay.”I pescatori catturano lo squalo, tagliano la pinna e poi lasciano morire l’animale in acqua”.
Secondo Barbara Long, dell’ Aquarium of the Pacific, quando la popolazione degli squali è messa a rischio, la salute del mare è in pericolo. “Gli squali sono predatori e svolgono un ruolo molto importante negli ecosistemi marini”, ha dichiarato.
La legge degli Stati Uniti vieta la pratica del taglio delle pinne in mare: tutti gli squali che vengono portati a riva devono avere ancora le pinne. La California si unisce ora ad altri tre stati degli USA i cui regolamenti sono ancora più severi e vietano la vendita di pinne di squalo, una merce che vale fino a 700 dollari al chilogrammo.
La California è il primo importatore di pinne di squalo negli Stati Uniti e si stima che l’85 per cento delle pinne di squalo che entra negli Stati Uniti viene dalla California “.
Naturalmente questa legge ha degli oppositori che sostengono che il nuovo provvedimento danneggia il popolo cinese perchè non riguarda solo le pinne, ma tutto lo squalo.
Betty Tsang della Asian Food Trade Association dice che il divieto della California è addirittura uno spreco.
“Se ad un pescatore capita di pescare uno squalo deve togliergli le pinne e gettarle via, oppure darlo da mangiare ai cani”, ha detto Tsang.
Molti oppositori del divieto di pinne di squalo dicono che sosterrebbero il divieto di squalo se riguardasse tutto l’animale. Questo è esattamente ciò che otto rappresentanti provenienti dai paesi latino-americani fino alla Micronesia. hanno richiesto firmando una dichiarazione presso le Nazioni Unite per lo sviluppo di santuari degli squali per porre fine alla pesca commerciale.