Il Sudafrica ha deciso di impiegare ulteriori 150 guardie nel suo famoso Kruger National Park, nel tentativo di fermare il bracconaggio a danno dei rinoceronti.
Il ministro dell’ambiente Edna Molewa ha detto che i nuovi ranger si aggiungeranno alle 500 guardie attualmente di stanza presso il parco.
L’annuncio di domenica segue l’uccisione di 11 rinoceronti nel Paese nei primi 15 giorni del 2012, un gravissimo primato che rischia di mettere seriamente in pericolo la sopravvivenza di questa specie.
La maggior parte dei decessi sono stati causati da bracconieri che entrano dal Mozambico, che confina con il parco.
La South African Press Association cita Molewa dicendo che il suo dipartimento sta discutendo i piani per ricostruire una recinsione di 150 km lungo il confine con il Mozambico.
Le autorità dicono che il picco drammatico uccisioni di rinoceronti è guidato dalla domanda crescente del suo corno, che la medicina tradizionale asiatica considera afrodisiaco o comunque avente speciali proprietà.
Gli esemplari infatti vengono uccisi e lasciati intatti, a meno del corno che viene rimosso dalla testa a portato via dai bracconieri.
L’anno scorso, almeno 448 rinoceronti sono stati uccisi in Sud Africa dai bracconieri.
I rinoceronti africani si dividono in due specie, il rinoceronte nero e quello bianco.
Il rinoceronte nero è a gravissimo rischio di estinzione. Ne rimanevano nel 1994 solamente 2410. Secondo la International Rhino Foundation, la popolazione è da allora aumentata, raggiungendo i 3610 nel 2003.
Nel passato il rinoceronte bianco si è trovato in gravissimo rischio di estinzione a causa della caccia. L’adozione di misure protettive, più tempestiva che per altri animali del continente, ne favorì la ripresa e oggi la popolazione conta circa 12.000 individui.