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Richiami vivi: in Italia restano legali. Ambientalisti: “Una pagina penosa”

Non passa il divieto dei richiami vivi per la caccia in Italia. Per gli ambientalisti un pessimo inizio del semestre europeo

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 24.07.2014

Non sono state sufficienti le migliaia di firme raccolta on line, neanche i comunicati delle associazioni ambientaliste. Le Commissioni Ambiente e Industria di Palazzo Madama hanno votato per il mantenimento della cattura e dell’utilizzo dei richiami. Per le associazioni ambientaliste ANIMALISTI ITALIANI, CABS, ENPA, LAC, LAV, LIPU-BIRDLIFE ITALIA, OIPA e WWF ITALIA si tratta di “una pagina penosa. Il peggior biglietto da visita per l’inizio del semestre italiano in Europa. Condanna comunitaria vicina”.

Secondo gli ambientalisti un’altra condanna dell’Unione europea è alle porte. Il testo del Governo approvato oggi, infatti, va in deroga alle norme europee sui richiami vivi. E’ passato per con 22 voti a favore e 18 contrari, alle Commissioni Ambiente e Industria del Senato, riunite in seduta comune.

I richiami vivi consistono nella pratica di catturare animali vivi per richiuderli in piccolissime gabbie e tenerli poi all’aperto, in condizioni miserevoli, affinchè fungano, appunto, da richiami.

richiami vivi

Crediti LIPU. F. Cagliata

Il testo consente ancora la cattura e l’utilizzo dei piccoli uccelli migratori come richiami vivi. Secondo le associazioni ambientaliste è stato “determinante il cambio di posizione del Governo, che cedendo alle pressioni dei senatori filo venatori, ha in extremis modificato il testo originale del decreto 91 che prevedeva il divieto di cattura e la limitazione della detenzione dei richiami vivi. Determinante, inoltre, il voto dei senatori del PD, che con le encomiabili eccezioni di Laura Puppato e Monica Cirinnà, hanno votato compatti, su indicazione di partito, a sostegno di una delle pratiche più violente e subdole a danno degli uccelli selvatici.”

Le associazioni spiegano poi cosa succederà nel prossimo anno e perchè è molto probabile che gli animali continueranno di fatto ad essere torturati a meno che l’UE non intervenga: “Il nuovo testo partorito dal Governo prevede che si possa continuare a catturare e utilizzare piccoli uccelli selvatici come richiami vivi, salvo attivare le procedure di deroga. In sostanza, il medesimo testo già bocciato dalla Commissione Ambiente e che aveva spinto Bruxelles ad attivare la procedura di infrazione contro l’Italia, nel febbraio dello scorso anno. A tale testo viene aggiunto il riferimento ad un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che dovrebbe contenere le regole per la cattura dei richiami. La norma prevede tuttavia che il decreto, tra emanazione e recepimento regionale, sia pronto nel giro di un anno e, beffa finale, sia proposto dalla Conferenza delle regioni, ovvero dai soggetti responsabili delle infrazioni comunitarie! Un imbroglio linguistico, degno della peggior politica e teso a perpetuare il massacro sugli uccelli migratori, che renderà ingestibile la materia e spingerà la Commissione a dar seguito alla procedura.”

“Si tratta di una delle pagine più penose degli ultimi anni, sotto il profilo del buon governo, della considerazione della natura, del riguardo ai cittadini italiani e del rispetto per le regole comunitarie – dichiarano le Associazioni – Il Presidente Renzi e il Governo italiano entrano in Europa, per il semestre di Presidenza, con l’eredità di una procedura di infrazione aggravata, un deferimento alla Corte di Giustizia che da ieri è più vicino e con il fardello vergognoso della tortura legalizzata a milioni di piccoli uccelli migratori”.

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