La Commissione europea ha deciso di vietare tre insetticidi neonicotinoidi che minacciano le api.Esultano le associazioni ambientaliste e dei cittadini che hanno portato una strenua lotta per mesi, supportati da personalità scientifiche. Anche l’Agenzia Europea dell’Ambiente plaude al risultato.
Sono tre gli insetticidi vietati: clothianidin, imidacloprid e thiametoxam. E minacciano seriamente le api responsabili dell’impollinazione e della produzione del cibo che arriva sulle nostre tavole. Con il declino delle api, registrato negli ultimi anni con dati sempre più preoccupanti, si rischia seriamente a produzione agricola europea.
Gli insetticidi inoltre possono influenzare direttamente molti organismi, sia a terra che in acqua. Secondo il rapporto questo divieto che riguarda solo tre dei sette insetticidi di quel tipo e che coinvolge solo le colture che interessano le api, non prende in considerazione gli effetti dei neonicotinoidi sulle specie di invertebrati acquatici, uccelli o altri insetti
“Sulla base del corpo di prove, possiamo vedere che è assolutamente corretto adottare un approccio precauzionale e vietare queste sostanze chimiche”, ha detto il direttore esecutivo del SEE Jacqueline McGlade.
“La Francia ha vietato alcune di queste sostanze chimiche sui semi di girasole e mais dal 2004, e sembra che la produttività non sia stata colpita. Il 2007 è stato l’anno migliore della Francia per la resa di queste colture su oltre un decennio. Inoltre, qualsiasi analisi economica dovrebbe prendere in considerazione il valore incommensurabile dell’impollinazione effettuata dalle api da miele e dalle altre api selvatiche. Infatti, continuando ad utilizzare queste sostanze chimiche metteremmo a rischio un servizio vitale che sostiene l’agricoltura europea “, ha detto il Prof. McGlade.
Esulta AVAAZ.ORG insieme con le altre associazioni che hanno raccolto centinaia di migliaia di firme facendo pressione sulle autorità che avrebbero dovuto decidere sul provvedimento.
Vanessa Amaral-Rogers dell’organizzazione per la conservazione delle specie Buglife, ha detto:
“E’ stato un voto dal risultato incerto fino all’ultimo ma, grazie a un’enorme mobilitazione dei membri di Avaaz, degli apicoltori e di molti altri, abbiamo vinto! Non ho alcun dubbio sul fatto che i fiumi di chiamate e email ai ministri, le iniziative a Londra, Bruxelles e Colonia, e la gigantesca petizione firmata da 2,6 milioni di persone hanno reso possibile questo risultato. Grazie ad Avaaz e a tutti quelli che hanno lavorato così duramente per salvare le api!”
Condivisa da tutti che l’apporto scientifico è stato fondamentale, ma, nel comunicato di AVAAZ si legge: “La messa al bando da parte dell’UE durerà solo per 2 anni e dovrà essere riconfermata. E in tutto il mondo le api continuano a morire per i pesticidi che le indeboliscono e le mandano in confusione e per la perdita di habitat mentre noi ariamo e costruiamo ovunque nelle campagne. In Europa e in tutto il mondo c’è molto lavoro da fare per permettere alla scienza di valore di guidare le nostre politiche sui temi dell’agricoltura e dell’ambiente”.