Il campanello d’allarme è stato lanciato dalla European Food Safety Authority (EFSA). L’agenzia ufficiale dell’Unione Europea che controlla la sicurezza alimentare ha infatti segnalato il rischio provocato da tre insetticidi neonicotinoidi e cioè la clothianidina, l’imidacloprid e il tiamethoxam. I neonicotinoidi sono una classe di insetticidi caratterizzati da una modalità d’azione comune che colpisce il sistema nervoso centrale degli insetti, causandone paralisi e morte. È stato dimostrato che l’esposizione a questi insetticidi a dosi sub-letali può avere gravi effetti negativi sulla salute delle api e sulle colonie di api. Queste sono state le conclusioni dell’EFSA dopo aver valutato i rischi connessi all’utilizzo di pesticidi tossici.
Le valutazioni del rischio si sono concentrate su tre principali vie di esposizione: l’esposizione tramite residui presenti in nettare e polline dei fiori delle piante trattate; l’esposizione tramite polvere prodotta durante la semina di sementi o l’utilizzo di granuli; e l’esposizione tramite residui presenti nel liquido di guttazione prodotto da piante trattate.
I risultati ottenuti sono stati i seguenti: per l’esposizione tramite polline e nettare, sono stati ritenuti accettabili solo gli usi su colture non appetibili per le api. Per l’esposizione tramite polvere è stato segnalato un rischio per le api da miele, con alcune eccezioni, come ad esempio l’uso sulla barbabietola da zucchero e su colture in serra. L’unica valutazione del rischio che è stata completata è quella relativa al granoturco trattato con tiamethoxam. In questo caso gli studi sul campo hanno evidenziato un effetto acuto sulle api da miele esposte alla sostanza attraverso il liquido di guttazione.
La situazione appare dunque critica, ancor più poi se si considera che in Europa attualmente solo quattro paesi – Italia, Francia, Slovenia e Germania – hanno limitato parzialmente l’utilizzo di pesticidi tossici. Le misure restrittive sono necessarie proprio perché le api sono esseri vitali per il pianeta in quanto ogni anno impollinano circa il 90% delle piante e dei raccolti, oltre a produrre il miele. Tutto ciò ha un valore di circa 40 miliardi di dollari e costituisce più di un terzo della fornitura di cibo in molti paesi.
Finalmente sembra che la questione non riguardi più solo gli agricoltori, molti europarlamentari infatti stanno facendo pressione sulla Commissione Europea e sui governi per vietare l’utilizzo di sostanze letali e individuare nuove regole di gestione.
Pochi giorni fa infatti, il commissario alla Salute e Protezione dei Consumatori Antonio Brog, nel corso del Consiglio sull’Agricoltura dell’Ue a Bruxelles, ha annunciato la necessità di limitare l’utilizzo dei neonicotinoidi. Le misure da adottare verranno presentate agli stati membri dell’Ue domani 31 gennaio, durante la riunione del Comitato Ue sulla catena alimentare.