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Due nuovi reattori nucleari segnano il rinascimento nucleare americano?

Scritto da Valeria Gatti il 13.02.2012
Jimmy Carter lascia l'impianto di Three Miles Island. Fonte: Wikipedia/National Archives and Records Administration

Jimmy Carter lascia l'impianto di Three Miles Island. Fonte: Wikipedia/National Archives and Records Administration

La commissione americana che si occupa di approvare la costruzione di nuovi impianti nucleari ha approvato in questi giorni negli Stati Uniti la costruzione di due nuovi reattori nucleari, nello stato della Georgia. Con progetti e finanziamenti decollati, tutto è pronto per dare il via ai lavori; si prevede di mettere in funzione il primo nuovo impianto nel 2016. Parallelamente, in Spagna, si decide di interrompere a tempo indeterminato gli incentivi al solare. Nell’anno in corso, assurto a simbolo della sostenibilità energetica dalle Nazioni Unite, sembra invece esserci un’inversione di tendenza, e il “rinascimento nucleare”, così come è stato definito negli anni passati, nonostante Fukushima sembra far parte di questa nuova tendenza.

Tra chi sostiene che “il 2012 è l’anno dell’Energia Sostenibile per tutti”, come afferma il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, durante il suo intervento al World Future Energy Summit 2012, e chi invece pensa che le energie rinnovabili non saranno sufficienti a coprire il fabbisogno mondiale futuro, c’è anche chi continua ad affermare la validità dell’energia nucleare e a lavorare in tal senso, come la Atlanta Southern Company. Effettivamente, quella rilasciata alla compagnia è la prima autorizzazione a costruire nuovi impianti nucleari dagli ultimi 30 anni. La Nuclear Regulatory Commission ha autorizzato la Southern Company a costruire i due reattori nello stato della Georgia, con quattro voti favorevoli e uno contrario. Il no secco è quello del presidente della Commissione per il nucleare, Gregory Jaczko, che ha considerato l’effetto Fukushima nel votre contro. La nuova autorizzazione è altresì giunta a quasi un anno dall’anniversario del grave incidente nucleare giapponese, lo scorso 11 marzo.

La commissione ha dunque approvato la costruzione di due nuovi reattori nella centrale di Vogtle, a circa 290 chilometri ad est di Atlanta, in Georgia. La centrale ospita già due vecchi impianti nucleari. L’ultimo permesso a costruire era stato concesso nel 1978, un anno prima dell’incidente nello stabilimento di Three Mile Island, in Pennsylvania, uno dei più gravi incidenti nucleari avvenuto negli Stati Uniti. La combinazione dell’incidente di Three Mile Island e gli alti costi a cui far fronte per produrre energia nucleare, hanno fatto sì che gli investimenti nel settore venissero accantonati per qualche anno. Attualmente vi sono 104 reattori nucleari operanti in 64 centrali del territorio, che forniscono alla nazione circa il 20% dell’energia. Metà di questi hanno più di 30 anni. La compagnia che sta costruendo i nuovi reattori a Vogte ha inoltrato la richiesta circa sette anni fa. I nuovi reattori sono un progetto della Westinghouse e si chiamano AP1000. Insieme dovrebbero costare circa 14 miliardi di dollari e dovrebbero fornire circa 2200 Megawatts di energia, secondo un portavoce della Southern Company. Ciò sarebbe sufficiente per fornire energia a un milione di case.

Gli impianti stanno per essere realizzati grazie anche all’aiuto del Department of Energy (DOE) che ha elargito un incentivo sotto forma di prestito federale pari a 8.3 miliardi di dollari. Il prestito garantito fa parte del  “broader loan program”, programma che è stato criticato da compagnie come Solyndra, società che è finita in bancarotta producendo pannelli solari. A proposito di energia solare, non va dimenticato che, nel frattempo, a molti chilometri di distanza, la Spagna ha voltato le spalle agli incentivi. Il 27 gennaio scorso il Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy ha sospeso, per un periodo di tempo indeterminato, l’erogazione degli incentivi alle fonti rinnovabili. La motivazione è duplice: da una parte la grave crisi finanziaria che sta attraversando il paese, dall’altra il deficit tariffario dell’energia sostenibile spagnola. La sospensione interessa tutte le tecnologie rinnovabili: il fotovoltaico, l’energia eolica, il termico, la cogenerazione delle biomasse, le piccole centrali idroelettriche e quelle alimentate a rifiuti.

Tornando al nucleare americano, i portavoce della costruttrice Southern Company hanno riferito che il prestito garantito, in combinazione con altre manovre finanziarie, ha permesso al progetto di ottenere finanziamenti più economici, cosa che a sua volta ha consentito un risparmio di 1miliardo di dollari ai contribuenti. Il primo dei nuovi reattori dovrebbe essere pronto per il 2016, mentre il secondo entro il 2017, stando a quanto riporta la Southern Company. L’AP 1000 è il più nuovo reattore nucleare approvato dalla NRC. “Questo reattore è anche il primo della tipologia ad essere costruito negli Stati Uniti, anche se quattro sono già in fase di edificazione in Cina”, ha comunicato Scott Shaw, portavoce della Westinghouse.

Molte critiche sono state avanzate riguardo le pareti di contenimento dei reattori AP1000, in quanto, si polemizza, non sarebbero abbastanza resistenti per sopportare un attacco terroristico. Tuttavia, come ha ribattuto Shaw, le pareti sarebbero state ridisegnate dopo l’11 Settembre e sarebbero rimaste in piedi durante varie simulazioni di attacchi. Il portavoce ha anche riferito che il nuovo sistema di raffreddamento progettato renderebbe i reattori più sicuri rispetto ai vecchi modelli. L’AP1000 usa la forza di gravità e la condensa, non l’elettricità, per le torri di raffreddamento. È stata la mancanza di energia elettrica che ha causato il disastro di Fukushima. Tuttavia, un insieme di autorevoli gruppi della regione, ha sostenuto che il progetto attuale non è comunque sicuro. Stanno chiedendo alla NRC di rinviare la decisione finale.

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