Notizie scioccanti giungono da uno studio della Wildlife Conservation Society e dalla Zoological Society of London sulla fauna selvatica nel deserto del Sahara. L’indagine condotta su 14 specie rivelerebbe che la metà sono già estinte regionalmente. La ricerca è stata pubblicata su Diversity and Distributions.
Alcune delle 200 antilopi dalle corna a vite del mondo nella Termit and Tin Toumma National Nature Reserve in Niger
Crediti: Copyright Thomas Rabeil and Sahara Conservation Fund
L’alcelafo bubalo (Alcelaphus buselaphus buselaphus), estinto. Orice dalle corna a sciabola, o a scimitarra, (Oryx dammah) estinta in natura. Licaone (Lycaon pictus) africano e leone africano scomparsi dal Sahara.
Questi i risultati terribili di uno studio condotto da più di 40 autori in rappresentanza di 28 organizzazioni scientifiche ha valutato 14 specie del deserto e ha scoperto che la metà sono regionalmente estinte o ridotte ad un areale grande l’1% del loro areale storico.
Altre specie, se non sono estinte, se la cavano appena meglio: le gazzella dama e le antilopi dalle corna hanno perso il 99 per cento del loro areale, il leopardo ha perso il 97 per cento del suo areale, il ghepardo sahariano il 90% . Solo lo stambecco della Nubia abita ancora la maggior parte del suo areale storico, ma anche questa specie è classificata come vulnerabile a causa di numerose minacce, tra cui la caccia diffusa.
Per i ricercatori questa zona necessita di maggiore attenzione da parte degli scienziati anche perchè il 2014 si trova a metà del Decennio delle Nazioni Unite per i deserti e la lotta contro la desertificazione e il quarto anno del Decennio delle Nazioni Unite per la Biodiversità.
“Il Sahara è un esempio fra le più grandi negligenze storiche nei confronti dei deserti e delle comunità umane che dipendono da loro”, ha detto l’autore principale dello studio Sarah Durant di WCS e ZSL.
“La comunità scientifica può dare un contributo importante alla conservazione nei deserti attraverso la definizione di informazioni di base sulla biodiversità e lo sviluppo di nuovi approcci alla gestione sostenibile delle specie e degli ecosistemi del deserto.”
Gli autori notano che alcuni governi hanno recentemente sottoscritto grandi impegni per proteggere il Sahara: il Niger ha appena istituito il Termit and Tin Toumma National Nature Reserve, che ospita la maggior parte delle circa 200 antilopi dalle corna a vite del mondo e le popolazioni superstiti delle dama gazzella e di ghepardo sahariano . C’è anche la speranza che L’orice dalle corna a sciabola possa essere reintrodotta in natura nel Ouadi Rimé – Ouadi Achim Game Reserve , con il supporto del governo.