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Invertebrati a rischio di estinzione, minaccia anche per l’uomo

Scritto da Paolo Ferrante il 01.09.2012

Un nuovo studio ha messo in guardia sull’estinzione di api, bombi, scarabei e farfalle, che sarebbero più in pericolo di leoni e tigri. A dirlo è stato un gruppo di ricerca inglese che ha condotto il più grande studio sugli invertebrati e che ha scoperto che una specie su cinque è a rischio di estinzione.

Non ci rendiamo conto spesso dell’importanza cruciale degli insetti e degli invertebrati più in generale nella nostra sopravvivenza. Ora i ricercatori avvertono che la perdita di questi animali potrebbe influenzare pesantemente la vita degli esseri umani, colpendo la produzione agricola in tutto il mondo.

Il professor Jonathan Baillie, direttore della conservazione presso la Società Zoologica di Londra, ha detto che gli insetti, le lumache e le chiocciole, anche se non campeggiano nelle prime pagine delle associazioni ambientaliste, forse in quanto “poco alla moda”, sono altrettanto importanti e forse più importanti per far arrivare il cibo sulle nostre tavole.

“Queste creature costituiscono la base di molti processi naturali essenziali che la natura offre, i lombrichi riciclano i nutrienti residui, le barriere coralline supportano una miriade di forme di vita e le api e i bombi impollinano le colture”, ha dichiarato Baillie al Telegraph. “Se scompaiono, gli esseri umani potrebbero presto seguirli,” ha detto.

Ovviamente l’attività invasiva dell’uomo è spesso la causa di questo inesorabile declino, con l’inquinamento, la perdita di habitat e cambiamenti climatici tra i primi indiziati nella morte degli invertebrati.

Precedenti studi internazionali si sono concentrati sul rischio di estinzione di altri gruppi di animali, come i mammiferi e gli uccelli. Ma poiché gli invertebrati costituiscono un incredibile 97% di tutte le specie viventi, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, l’organismo delle Nazioni Unite incaricato di garantire la sopravvivenza degli animali, ha chiesto che venisse condotto un nuovo studio.

Sono state prese in considerazione più di 12 mila specie, dal calamaro gigante ai moscerini tutto intorno al globo. Sono noti alla scienza ad oggi 1,5 milioni di invertebrati, ma si stima che siano almeno 8 milioni le specie che esistono e che non sono ancora state scoperte. Baillie ha detto che gli scienziati sono rimasti scioccati dai risultati.

“Sapevamo che circa un quinto dei vertebrati e delle piante sono minacciati di estinzione, ma non era chiaro quanto questo rapporto fosse rappresentativo per le piccole creature senza spina dorsale, che costituiscono la maggior parte della vita sul pianeta,” ha detto.

“I risultati iniziali in questo rapporto indicano che il 20 per cento di tutti gli invertebrati sono minacciati.”

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  • francesco zucca scrive:

    Con la fine di tutte queste specie,sara inevitabile la fine della vita sul pianeta.Come intervenire? La risposta dovrebbero darla i politici che governano il mondo.