Gaianews

Lince in Spagna, triplicata la popolazione: “Ora c’è speranza”

Successo dei porgrammi di conservazione, finanziati anche dall'Unione europea che hanno visto il massiccio coinvolgimento della popolazione, anche cacciatori e allevatori. Il successo del progetto di conservazione ora è un motore per il turismo

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 16.07.2013

E’ triplicata nel giro di 10 anni la popolazione di lince iberica in Andalusia. Ora c’è speranza che l’animale non sia estingua. A dirlo il direttore del progetto di conservazione, Miguel Ángel Simón, a The Guardian.

Un progetto di conservazione che è stato segnalato due volte come “esemplare” dall’ Unione Europea. Per questo il coinvolgimento di Portogallo, dell’Estremadura e della Castiglia La Mancia, che costerà 26 milioni di euro, sarà finanziato dall’Unione europea al 40%  e per il restante 60% dal governo dell’Andalusia.

Lince

Secondo quanto riporta The Guardian la caratteristica vincente di questo progetto è stata quella di convincere la popolazione, allevatori e cacciatori compresi, che il ritorno della lince era un’occasione da non perdere, un vantaggio per tutti.

In 10 anni, grazie anche ad un progetto per la riproduzione in cattività, il numero di linci è passato da 94 a 312. Ben 19 linci sono state rilasciate nell’ultimo anno di cui 11 dal National Centre for the Reproduction of the Iberian Lynx a Silves, in PortogalloE il numero di femmine riproduttive nella popolazione totale, fattore importante e non da sottovalutare,  è aumentato negli ultimi anni.

“Non possiamo dire di aver vinto, ma adesso almeno c’è una speranza” ha dichiarato Miguel Ángel Simón, al giornale britannico.

Il direttore ha spiegato che al primo censimento della lince, i ricercatore scoprirono che anche la popolazione di conigli , che rappresentano gran parte della dieta delle linci, era decimata dalle malattie. Dal 2006 il Governo ha lavorato a fianco di allevatori e cacciatori per far loro comprendere quanto fosse conveniente che la lince fosse presente sul territorio.

E hanno avuto ragione, visto che il turismo naturalistico è aumentato grazie all’attrazione che rappresenta poter osservare la lince in natura. Oltre ai posti di lavoro creati fra il personale impegnato nel lavoro di conservazione moltissime piccole aziende sono nate attorno al business della lince in un momento in cui la disoccupazione è al 37%. Le cifre parlano di  6.816.063 di euro alle regioni di Huelva, Cordoba e Jaen per migliorare gli habitat e eseguire lavori forestali. Di questo hanno beneficiato un totale di 468 piccole e medie imprese. 

Una fase del progetto ha l’obiettivo di incrociare la popolazione della Sierra Morena con quella della Doñana, a scarsissima variablità. Secondo quanto riporta The Guardian l’anno scorso ben il 61% dei cuccioli nati della Doñana discendeva dalla popolazione della Sierra Morena e all’inizio di questo mese due nuove linci sono state rilasciate nella zona Doñana-Aljarafe dalla popolazione della Sierra Morena.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA