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Carenza di vitamina C in gravidanza danneggia il cervello del bambino

Anche una marginale carenza di vitamina C nella madre arresta lo sviluppo dell'ippocampo fetale, un importante centro della memoria, del 10-15 per cento

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 19.11.2012

Succhi di fruttaLa carenza di vitamina C tra le donne in gravidanza può causare gravi complicazioni di salute nel cervello del feto. Anche se la vitamina C viene somministrata al bambino dopo la nascita, questo non fa recuperare i potenziali danni nello sviluppo del cervello del neonato, secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università di Copenhagen e pubblicato su PLoS ONE.

Secondo il recente rapporto, tra il 10 e il 20% di tutti gli adulti nei paesi sviluppati non assume abbastanza vitamina C, e le donne in gravidanza dovrebbero assicurarsi che stanno consumando la quantità appropriata di tale importante vitamina.

Il professor Jens Lykkesfeldt, scienziato di punta coinvolto nello studio, ha dichiarato in un comunicato: “Anche una marginale carenza di vitamina C nella madre arresta lo sviluppo dell’ippocampo fetale, un importante centro della memoria, del 10-15 per cento, impedendo al cervello uno sviluppo ottimale.”

Lykkesfeldt continuato: “Eravamo soliti pensare che la madre potesse proteggere il bambino. Normalmente non vi è trasporto selettivo dalla madre al feto delle sostanze di cui il bambino ha bisogno durante la gravidanza. Tuttavia, ora sembra che il trasporto non sia sufficiente nel caso di carenza di vitamina C. Pertanto, è estremamente importante richiamare l’attenzione su questo problema, che potenzialmente può avere gravi conseguenze per i bambini colpiti.”

Recenti risultati ribadiscono l’importanza nelle donne incinte del consumo di sufficiente vitamina C durante la gravidanza, e dimostrano che quando il danno cerebrale del feto è già presente, è impossibile invertire tale tendenza, anche se la vitamina C viene somministrata al bambino dopo la nascita.

Gli esperti hanno analizzato alcune cavie di laboratorio ai fini dello studio. Quando i cuccioli con carenza di vitamina C sono nati, i ricercatori li hanno messi in due gruppi distinti. Ad uno dei gruppi sono stati dati integratori di vitamina C. Gli esperti hanno scoperto che dopo due mesi, non vi era alcun miglioramento nelle cavie che ricevevano un supplemento di vitamina C.

Per quanto riguarda l’uomo, spesso il problema non è la malnutrizione, ma una cattiva alimentazione. Lykkesfeldt ha infatti aggiunto: “Le persone con basso status economico mangiano male – e forse anche fumano – e per questo spesso soffrono di carenza di vitamina C. I loro figli rischiano quindi di nascere già svantaggiati, con un potenziale di memoria poco sviluppato. Questi bambini possono incontrare problemi di apprendimento, e in un contesto sociale difficile la storia si ripete, perché questi bambini trovano più difficile sfuggire dall’ambiente in cui sono nati.”

Il ricercatore ha anche osservato che se le donne incinte hanno una dieta variegata, non fumano e assumono vitamine ogni giorno, non dovrebbero incorrere in alcun rischio di carenza di vitamina C.

“Ci vuole davvero poco per evitare la carenza di vitamina C, e la mia speranza è che sia i politici e che le autorità si rendano conto che questo può essere un potenziale problema”, ha concluso Jens Lykkesfeldt.

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