Nel Regno Unito tre delle principali catene di supermercati, Tesco, Sainsbury e Marks & Spencer hanno avviato una serie di ispezioni nelle loro forniture di pollo dopo che un’inchiesta condotta da The Guardian aveva rilevato presunte carenze igieniche nell’industria del pollame. Attraverso prove fotografiche e informazioni interne è stato mostrato come alcuni standard di pulizia industriale, necessari per evitare la contaminazione del pollo dal campylobacter, batterio responsabile delle contaminazioni alimentari, non fossero in regola.
Il Campylobacter si trova principalmente nella carne di pollo cruda e come la Salmonella può provocare febbre e problemi intestinali. Il batterio muore con la cottura, ma le contaminazioni avvengono spesso per mezzo di posate o recipienti utilizzati per la carne cruda e in seguito a contatto con altri alimenti.
L’allarme è partito dopo la scoperta di un pavimento industriale inondato di budella di polli, condizione in cui i batteri possono prosperare. Infatti le carcasse che vengono a contatto con gli stivali dei lavoratori possono contaminare altre pratiche della catena di produzione aumentando il rischio di diffusione.
Dopo cinque mesi di indagine The Guardian ha scoperto una serie di presunte carenze igieniche nell’industria pollo. Le accuse sono state rivolte a due dei più grandi produttori di pollame nel Regno Unito, 2 Sisters Food Group e Faccenda, che forniscono pollo fresco e per piatti pronti a Tesco, Asda, Sainsbury, Aldi, M & S, KFC, Asda e Nando’s.
E’ stato denunciato che il pollame caduto sul pavimento sia stato ripetutamente inserito nella linea di produzione in due siti di 2 Sister. L’azienda nega e dice che tutto il pollo che finisce sul pavimento è correttamente smaltito come rifiuto. Inoltre a causa di un guasto, materiali ad alto rischio come piume, interiora e frattaglie sono state accumulate per ore, in diverse occasioni, mentre la produzione è proseguita regolarmente in una fabbrica 2 Sister in Galles. L’azienda ha affermato di non aver fermato la linea per garantire il benessere dei polli in attesa di una imminente macellazione.
Inoltre, secondo un ex operario, le norme di biosicurezza per fermare la diffusione del Campylobacter nei capannoni di pollo Faccenda venivano regolarmente ignorate dai lavoratori. I produttori negano tutto ciò e sostengono di aver investito molto per una forza lavoro altamente qualificata e motivata.
L’indagine si è concentrata particolarmente sul campylobacter poichè nell’ultimo conteggio il batterio era presente in due terzi di pollo fresco venduto nel Regno Unito. Anche se neutralizzato dalla cottura completa, si registra che circa 280.000 persone nel Regno Unito sono affette da disturbi causati dal batterio e i tassi di contaminazione sono aumentati negli ultimi dieci anni.