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Stafilococco aureo: ecco come colonizza il naso

Una ricerca di scienziati irlandesi ha messo in evidenza il processo che consente allo stafilococco aureo di colonizzare le cavità nasali

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 01.01.2013

Lo stafilococco aureo è un batterio che può causare gravi malattie invasive ed è problematico per le strutture sanitarie perchè si diffonde con estrema facilità e sviluppa resistenze. Una nuova ricerca ha scoperto come avviene la colonizzazione del naso da parte di questo batterio, individuando il ruolo fondamentale della loricrina. La scoperta può essere di grande aiuto, perciò, per limitare le infezioni considerando che il 20% degli esseri umani è colonizzato dal batterio.

Staphylococcus_aureus

Una collaborazione tra i ricercatori della School of Biochemistry and Immunology e del Department of Microbiology at Trinity College di Dublino ha identificato un meccanismo mediante il quale il batterio Staphylococcus aureus (S. aureus) colonizza le cavità nasali. Lo studio, pubblicato sulla rivista PLoS Pathogens, ha dimostrato per la prima volta che una proteina localizzata sulla superficie batterica, chiamata fattore di aggregazione B (ClfB), ha un’elevata affinità per la proteina della pelle chiamata loricrina.

Lo S. aureus è un patogeno importante ed è una delle principali cause di preoccupazione negli ospedali e nelle strutture sanitarie, in cui molte infezioni sono resistenti agli antibiotici di uso comune. È interessante notare che lo S. aureus colonizza circa il 20% della popolazione umana legandosi alle cellule all’interno della cavità nasale. La colonizzazione può condurre all’infezione e quindi è fondamentale comprendere quali siano i meccanismi coinvolti.

Era già stato dimostrato che il ClfB promuoveva la colonizzazione nasale dello S. aureus. Questa ricerca è riuscita a mettere in evidenza il meccanismo che facilita questo processo. La proteina ClfB lega con la loricrina e questa interazione si è rivelata fondamentale per la colonizzazione del naso in un modello murino. Infatti i topi privati di loricrina venivano colonizzati meno facilmente. Perciò, gestendo la presenza di loricrina, è possibile gestire la colonizzazione di stafilococco nel naso.

Rachel McLoughlin, autore  dello studio e docente presso la Scuola di Biochimica e Immunologia presso il Trinity College di Dublino conclude, “la loricrina è determinante nella colonizzazione nasale da S. aureus.” Questa scoperta apre nuove strade per lo sviluppo di strategie terapeutiche per ridurre la colonizzazione nasale e, di conseguenza, le infezioni causate da questo batterio. Questo è importante soprattutto in considerazione delle difficoltà connesse con il trattamento delle infezioni con antibiotici.

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  • Valentina scrive:

    Salve mia madre è affetta da stafilococco aureo alle vie nasali e nonostante le numerose cure antibiotiche non si riesce a debellare il batterio. Mi chiedevo come si può ridurre o gestire la quantità di loricrina perché fino ad ora questa è l’unica terapia non ancora provata. Grazie