Il progetto ‘Sharklife’, dedicato alla conservazione degli squali nel Mediterraneo, punta alla riduzione della mortalità di questi animali causata dalla pesca professionale e sportiva in Italia. Tante le azioni concrete – realizzate soprattutto dal CTS (Centro Turistico Studentesco e giovanile) – tra cui la realizzazione di uno spot e di un fumetto a loro dedicati. Gli altri partner di progetto sono FIPSAS, AGCI-AGRITAL, Cibm, Fondazione Cetacea Onlus, Parco Nazionale dell’arcipelago di La Maddalena, Area Marina Protetta delle Isole Pelagie. Cofinanziatori: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Parco Nazionale dell’Asinara e Provincia di Reggio Calabria.
Lo spot-cartone animato , per cui ha prestato il volto Vincenzo Venuto – biologo, conduttore televisivo e divulgatore scientifico italiano – spiega quanto siano importanti questi animali per la salvaguardia degli ecosistemi marini. Venuto li definisce ‘animali perfetti’ perché hanno un forte spirito di adattamento. L’evoluzione però, secondo quanto spiega lo stesso Venuto, non ha tenuto conto del fatto che gli squali avrebbero avuto a che fare con l’uomo. Oggi infatti sono tra gli animali più minacciati. In generale crescono lentamente e raggiungono la maturità sessuale tardi (a circa 15 anni) per questo generano pochi piccoli e sono particolarmente vulnerabili. Una volta decimati dunque, stentano a riprendersi.
Secondo uno studio della IUNC (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), nel Mediterraneo esistono 80 specie di pesci cartilaginei e l’Italia, grazie soprattutto alla sua posizione strategica, ospita 43 specie di squali. Per contro il nostro paese detiene il primato negativo per la più alta percentuale di squali minacciati al mondo. La principale minaccia alla loro sopravvivenza è la pesca a livello professionale e sportivo che diversi paesi dell’area mediterranea praticano assiduamente e in particolare nei mari italiani. Tutte le attività di pesca hanno un forte impatto su molte specie sia nel numero di animali catturati e sia perché spesso si tratta di catture di giovani esemplari.
Oltre allo spot è stato anche realizzato il fumetto ‘Chi trova uno squalo trova un tesoro’ in cui si racconta un mistero legato agli squali che in una remota località marina del Mediterraneo sembra abbiano fatto razzia di tutti. Vincenzo Venuto, che anche in questo caso ha prestato il suo volto, insieme ai suoi due studenti Luca e Sara, decide di immergersi ma degli squali non c’è nessuna traccia. Anzi scopre il relitto di un galeone spagnolo con un carico di monete d’oro. Qualcun altro aveva messo gli occhi sul tesoro: il diabolico Doc Badfish. Vincenzo e i suoi studenti vengono catturati ma riescono a liberarsi e a liberare gli squali che nel frattempo Doc Badfish aveva catturato e messo in una enorme vasca. Tutto finisce bene. Gli squali vengono rimessi in libertà, Doc Badfish imprigionato e la vita sulla spiaggia riprende normalmente. Nessuna paura degli squali.
Tanto il video quanto il fumetto si inseriscono nel progetto SharkLife finanziato dal programma Life +, lo strumento finanziario per la salvaguardia dell’ambiente entrato in vigore nel 2007 che cofinanzia azioni a favore dell’ambiente negli stati membri ed in alcuni paesi terzi che si affacciano nel Mediterraneo e nel Baltico, nonché nei paesi dell’Europa centrale e orientale candidati all’ingresso nell’Unione.