Gaianews

Grande squalo bianco, il governo australiano vuole l’uccisione preventiva

Il grande squalo bianco è una specie considerata minacciata, a causa della pesca illegale e indiscriminata per le sue pinne

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 27.09.2012

Un piano che prevede l’uccisione dei grandi squali bianchi che si avvicinano troppo alle spiagge australiane per proteggere i bagnanti ha suscitato la reazione indignata di ambientalisti e conservazionisti. Il grande squalo bianco è infatti una specie considerata minacciata e ha subito negli ultimi anni un crollo della popolazione del 90% a causa della pesca illegale e indiscriminata per le sue pinne, molto ambite in Oriente.

Grande squalo biancoIl governo australiano ha annunciato questa settimana un pacchetto di 6,85 milioni dollari australiani per  mettere in atto “strategie di mitigazione contro gli squali”, in risposta a cinque attacchi mortali negli ultimi 10 mesi. Inoltre ha stanziato 2 milioni di dollari per un nuovo servizio di monitoraggio del Dipartimento della Pesca per catturare e uccidere gli squali che si trovano in prossimità delle aree adibite alla balneazione.

Il governo ha anche ridefinito le circostanze in cui può essere dato l’ordine di uccidere gli squali che rappresentano una minaccia imminente per l’uomo. Cambierà il fatto che mentre prima si agiva solo in caso di attacco, ora si agirà prima del tempo, uccidendo gli squali per precauzione.

Il premier Colin Barnett ha però assicurato che non si tratterà di una caccia agli squali, ma che si cercherà solo di proteggere l’incolumità dei bagnanti. “Si tratta, dopotutto, solo di un pesce”.

A rispondere al premier è stato Tim Nicol, il coordinatore del CCWA, un gruppo per la conservazione dell’Australia dell’Ovest.

Nicol si è detto preoccupato da un approccio di uccisioni preventive dei grandi squali bianchi, pur accogliendo positivamente l’aumento delle attività di pattugliamento delle spiagge.

“In Australia Occidentale abbiamo sempre condiviso il nostro mare con squali di grandi dimensioni, ma sappiamo molto poco su di loro”, ha detto Nicol. “Diamo il benvenuto ad un aumento della spesa per la ricerca, per comprendere meglio questi animali. La comprensione è la chiave per un rapporto sano e sicuro con gli squali.”

“Tuttavia, siamo preoccupati del piano per uccidere gli squali per far piacere all’opinione pubblica. Questo può danneggiare l’ambiente senza dare forse alcuna protezione ai bagnanti”.

“Nessuno squalo – aggiunge Nicol – che è stato avvistato da parte delle autorità è mai stato coinvolto in un attacco successivo, quindi con che criterio questi animali verranno uccisi?

“Siamo anche preoccupati che venga fomentata la perpetua paura che tutti gli squali di grandi dimensioni sono potenziali assassini, quando in realtà non lo sappiamo. Se vogliamo avere meno paura di nuotare nelle nostre spiagge, allora abbiamo bisogno di impegnarci nella ricerca e nell’educazione, non nell’uccisione senza scopo.”

L’annuncio del governo australiano arriva nel mezzo di una vera e propria crisi che coinvolge questa specie chiave per mantenere gli equilibri della catena alimentare negli oceani. La pesca illegale e non regolamentata guidata dalla domanda di zuppa di pinne di pescecane in Asia ha ridotto la popolazione di squali del 90%.

© RIPRODUZIONE RISERVATA