Coralli e molluschi sono in forte pericolo a causa dell’acidificazione dei mari e degli oceani, L’acidificazione, causata dall’aumento di biossido di carbonio atmosferico (CO2), sta alterando l’equilibrio chimico del mare diminuendone il pH. Le ricerche effettuate fino ad oggi mostrano come queste specie diminuiranno i loro tassi di calcificazione e gli scheletri carbonatici di queste importanti forme di vita marina cominceranno progressivamente a disciogliersi.
Sono queste le conclusioni di uno studio pubblicato il 21 agosto online in Nature Climate Change, rivista scientifica dedicata ad uno dei temi più attuali e importanti per il futuro del pianeta e della società. Tra gli autori Riccardo Rodolfo-Metalpa della Atomic Energy Agency-Marine Environment Laboratories del Principato di Monaco e del Marine Institute-Marine Biology and Ecology Research Centre dell’Università di Plymouth, Francesco Paolo Patti della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli ed altri ricercatori appartenenti a diversi istituti europei.
Ma questi preziosi animali potrebbero rivelarsi anche un’arma contro l’acidificazione. Dalle ricerche condotte sia in laboratorio sia nelle acque del Tirreno che bagnano l’isola di Ischia è infatti emerso che i tessuti e gli strati esterni di organismi calcificatori marini potrebbero giocare un ruolo fondamentale, finora sottovalutato, nella protezione dagli effetti corrosivi dell’acidificazione.
Nei pressi del Castello Aragonese di Ischia, nel Golfo di Napoli, un team internazionale, supportato della Stazione Zoologica Anton Dohrn che ha un proprio laboratorio anche sull’isola, è attivamente impegnato in analisi scientifiche multiapproccio: il sito infatti costituisce un habitat di grande interesse per studiare gli effetti dell’acidificazione, essendo caratterizzato naturalmente da notevoli quantità di CO2, che fuoriesce dalle fessure vulcaniche del fondale e che, a contatto con l’acqua, ne altera il pH aumentandone l’acidità.
Gli esperimenti di trapianto effettuati hanno ora dimostrato, per la prima volta, che l’acidificazione – a differenza di quanto prima supposto – non riduce la capacità dei coralli e dei molluschi di calcificare, che invece crescono più rapidamente quando vengono esposti agli alti livelli di CO2, che secondo molti climatologi dovremo aspettarci nei prossimi trecento anni.
Secondo gli studiosi rimane invece il rischio della dissoluzione degli scheletri e delle conchiglie esposte in condizioni acide. Questo mostra che la protezione assicurata dai tessuti e dagli strati organici esterni di coralli e molluschi viene gravemente compromessa quando con l’acidificazione vi è un aumento della temperatura dell’acqua.
La temperatura del Mar Mediterraneo è in progressivo aumento e molti organismi marini sembrano già soffrire durante i periodi più caldi. E’ stimato che la temperatura degli oceani aumenterà di 1-4° C nell’arco di questo secolo e questo fenomeno potrebbe far aumentare la frequenza della mortalità di coralli, molluschi e altre organismi marini, aumentando il rischio di estinzione di alcune specie importanti per il nostro ecosistema costiero.