Un nuovo studio di ricercatori americani, coordinati dall’ Accademia Austriaca delle Scienze e dall’Università di Vienna, rivela che l’adattamento ai cambiamenti climatici ha fatto sviluppare una migrazione delle piante di montagna europee verso altitudini maggiori. Grazie a questo studio è stato possibile tracciare una mappa di tutte le specie vegetali su ciascuno dei siti studiati. Lo studio è stato pubblicato oggi sulla rivista Science.
Il gruppo di ricercatori ha prodotto un inventario della flora di 66 montagne situate tra l’Europa settentrionale ed il Mediterraneo. Un’inversione della tipicità della flora è già stata rilevata: infatti sono in aumento determinate specie di piante sulle montagne del nord e del centro d’Europa, mentre sono in via di estinzione e di declino le specie delle regioni montuose del Mediterraneo.
I fiori alpini che crescono soltanto sulle vette europee sono in serio pericolo di estinzione, come la Linaria Glacialis, la pianta tipica della Sierra Nevada. “I risultati di questo studio dimostrano un declino delle specie nei siti del Mediterraneo, declino che va assolutamente tenuto in seria considerazione e che deve preoccupare perché la flora di queste montagne è davvero unica e caratteristica per cui non sarebbe in grado di sopravvivere o di crescere in nessun altro luogo sulla Terra”, afferma Harald Pauli, il coordinatore del progetto di ricerca. “Le perdite maggiori sono state osservate maggiormente sulle cime più basse, probabilmente causate da una maggiore carenza di acqua”.
Le zone di montagna a basse altitudini infatti in genere hanno una stagione molto secca in estate, mentre ad altitudini più elevate lo scioglimento della neve fornisce una maggiore disponibilità idrica. Le punte più alte delle montagne del Mediterraneo sono piuttosto delle piccole macchie di habitat freddi, distribuite come isole su un mare di pianura molto più caldo.
“Il surriscaldamento del globo e la scarsezza di precipitazioni nella regione del Mediterraneo degli ultimi decenni corrisponde esattamente alla diminuzione progressiva della vita delle piante”, prosegue Georg Grabherr, il presidente del Global Observation Research Initiative in Alpine Environments.
La regione mediterranea è destinata ad affrontare, nei prossimi decenni, una maggiore scarsità di acqua e aridità del suolo. “Gli impatti del cambiamento climatico, sia attraverso il riscaldamento globale che in combinazione con la maggiore siccità prevista, rischiano di minacciare l’estinzione di molte tipologie di piante alpine, non solo sul continente europeo, ma più in generale a livello mondiale”, conclude Georg Grabher.