I ricercatori della University of British Columbia e della Oxford University si stanno occupando di rari elefanti che vivono nel deserto del Sahara. Ora i ricercatori denunciano che la guerra civile attualmente in corso in Mali fra le forze governative e i ribelli Touareg, potrebbe minacciare in modo gravissimo gli animali.
Lo studio che si è svilupato su un periodo di due anni è stato pubblicato su Biological Conservation e ha tracciato gli spostamenti degli elefanti con i collari GPS.
“Negli ultimi anni, gli elefanti del Mali sono in gran parte riusciti a mantenere il loro numero in condizioni naturali estreme di calore e di siccità”, afferma il capo ricercatore Jake Wall, un dottorando del Dipartimento di Geografia dell’UBC, il cui studio ha ricevuto il sostegno di Save the Elephants, un’associazione Kenyota. “La rivolta, nel nord del Mali, li mette a maggior rischio, perchè si sviluppano insediamenti umani sul loro territorio tradizionale e aumenta il bracconaggio per l’avorio.”
Lo studio si è concentrato sugli elefanti del Gourma nella regione settentrionale del Mali, che sono senza dubbio gli elefanti più in difficoltà del mondo. Le specie che si sono adattate nel deserto devono sopportare le tempeste di sabbia, la carenza di acqua, e le temperature oltre 50 gradi Celsius. La caccia, la siccità e il clima hanno però ridotto la popolazione a circa 350 elefanti.
Lo studio ha rivelato che gli elefanti percorrono più di 32.000 chilometri quadrati ogni anno in cerca di cibo e acqua, la più ampia superficie mai registrata per tutte le specie di elefanti.I ricercatori ritengono che questa migrazione sia causata della scarsità di cibo e di acqua nella regione, e suggeriscono che potrebbero essere costretti a espandersi ulteriormente se le risorse diventeranno scarse. Lo studio perciò ha individuato 10 “hot spots” essenziali per la loro sopravvivenza che devono essere protetti ai fini della conservazione.
Gl elefanti di Gourma non hanno subito un bracconaggio nelle dimensioni che ha colpito gli altri elefanti, ma sono già tre gli elefanti uccisi quest’anno. Secondo gli esperti è proprio il commercio illegale di avorio a finanziare i gruppi terroristici come Al-Shabaab. Per combattere il bracconaggio si stanno tentando ora diverse iniziative che coinvolgono le comunità locali.
Gli elefanti di Gourma potrebbero essere la popolazione più settentrionale di elefanti di tutto il mondo. Finora avevano convissuto abbastanza tranquillamente con i Touareg, i Fuhlani e i Dogon, le popolazioni locali, ma il conflitto tra l’uomo e gli elefanti per lo spazio e le risorse aumenta con l’aumentare delle attività di pastorizia e agricoltura.
Lo studio ha inoltre scoperto che gli elefanti maschi e quelli femmine condividono solo un quarto del loro range: “Pensiamo che la differenza sia in parte a causa della loro tolleranza verso le persone,” dicono gli esperti. “I maschi generalmente corrono più rischi e occupano le zone che hanno una maggiore densità umana. Hanno anche diverse strategie alimentari e pensiamo che le differenze nelle aree che occupano potrebbero essere causate anche dai diversi tipi di vegetazione in quelle aree.”