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Siccità su un terzo della Terra entro il 2100

L'evaporazione giocherà un ruolo importante nei cambiamenti climatici secondo un nuovo studio. A rischio l'approvvigionamento idrico e alimentare

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 01.04.2014

Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Climate Dynamics entro la fine del secolo un terzo del nostro pianeta potrebbe essere caratterizzato da siccità. Lo studio tiene in considerazione gli effetti dell’evaporazione giungendo alla conclusione che molte zone popolate del mondo potrebbero avere problemi nell’approvvigionamento di acqua e di cibo. 

Molti studi sui cambiamenti climatici hanno concentrato la loro attenzione sulle precipitazioni e gli eventi climatici avversi. Ma pochi hanno considerato gli effetti dell’evaporazione che ha invece un ruolo determinante anche nei luoghi in cui è previsto che le precipitazioni aumentino.

Siccità e evaporazione

Secondo lo studio il 12 per cento della terra sarà soggetta a siccità entro il 2100 con i soli cambiamenti relativi alle piogge, ma l’essiccazione si diffonderà al 30 per cento delle Terra se si considerano anche i tassi di evaporazione. Questo significherebbe che anche le regioni in cui sono previste più precipitazioni, con un aumento consequenziale nella produzione di cereali, come negli Stati Uniti occidentali e il sud – est della Cina, saranno interessate da siccità. 

Benjamin Cook, scienziato al Lamont – Doherty Earth Observatory della Columbia University e al Goddard Institute della NASA ha spiegato che  “anche se i cambiamenti delle precipitazioni in futuro sono incerti, ci sono buone ragioni per essere preoccupati sulle risorse idriche.”

Anche l’ultimo rapporto dell’IPCC (International Panel on Climate Change) ha previsto un’aumento della temperatura e quindi della siccità, con un calo dell’umidità. Dunque in tutto il mondo le zone che sono già aride diventeranno ancora più secche e le zone oggi calde, ma ancora non secche, diventeranno aride, con evidenti conseguenze sull’agricoltura, in cui l’umidità gioca un ruolo fondamentale.

Ad oggi, spiegano gli autori, quando una zona del mondo ha un raccolto meno abbondante, può essere compensata dal raccolto proveniente da un’altra zona. Ma questo riscaldamento omogeneo del pianeta potrebbe portare ad un decremento nella produzione in più zone  contemporaneamente conducendo potenzialmente ad una crisi alimentare.

“Lo shock dei prezzi alimentari potrebbe diventare molto più comune”, ha detto il coautore dello studio Richard Seager, climatologo. “Le grandi città, soprattutto nelle regioni aride, dovranno gestire con attenzione le loro riserve di acqua”.

Secondo i ricercatori questa ricerca conferma alcune ipotesi già teorizzate dagli scienziati: l’evaporazione dovuta all’aumento della temperatura contribuisce alla siccità. Questo studio potrebbe essere uno strumento importante per gli amministratori che potrebbero usarlo per pianificare una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici più efficacie.

“I cambiamenti delle precipitazioni non la raccontano tutta”, sostiene Steven Sherwood, ricercatore della University of New South Wales sulla rivista Science. ” Molte regioni saranno caratterizzate da più pioggia, ma sembra che poche riusciranno a tenere il passo con la crescente evaporazione.”

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