L’associazione dei dipendenti dei parchi ribadisce oggi che il clima di alta tensione che si è instaurato con il Ministero dell’Ambiente sta peggiorando, perchè, dopo le dichiarazione del Direttore della Direzione generale per la protezione della natura e del mare, Renato Grimaldi, che lo scorso 25 ottobre, durante la manifestazione dei dipendenti a Roma, aveva dichiarato che il Ministero farà di tutto per far sì che nessuno dei dipendenti vada in mobilità, ad oggi non ci sono state altre comunicazioni ufficiali.
“Se le dichiarazioni di Renato Grimaldi, Direttore della Direzione generale per la protezione della natura e del mare, nell’incontro dello scorso giovedì, saranno confermate e nessun dipendente dei Parchi Nazionali sarà costretto alla mobilità – spiegano dall’Associazione 394 – attuando un sistema di compensazioni verticali tra Enti Parco, sarà stato ottenuto comunque un risultato molto parziale. L’obiettivo minimo sarebbe raggiunto, ma il sistema dei parchi ne uscirebbe comunque fortemente indebolito, considerato che gli organici sono già ampiamente insufficienti. Ridurre ulteriormente le dotazioni organiche dei Parchi Nazionali, tenuto conto anche delle numerose misure restrittive e di limitazione all’operatività di questi ultimi anni, significherà ridurre l’enorme potenzialità innovativa degli enti e metterne in crisi gli obiettivi essenziali. Un segnale di arretratezza culturale che l’Italia non si può permettere, che inevitabilmente potrà riflettersi sull’intero sistema delle aree protette del Paese, forte ormai di oltre il 12 % di territorio tutelato.”
L’associazione 394 è inoltre critiche sulle reali intenzioni del Ministero riguardo all’attuazione delle politiche sulla green economy.
“Si annuncia l’apertura da parte del Ministro Clini degli stati generali della Green economy, che si terrà a Rimini il 7 e 8 novembre.” spiegano dall’associazione 394. “La prima delle 18 misure prioritarie per sostenere finanziariamente la green economy è “Rafforzare la consapevolezza dei cittadini, del mondo politico e di quello economico sulla necessità di tutelare le risorse naturali e di produrre nuovi beni e servizi di qualità ecologica e ridotto impatto ambientale (….) L’ambiente fornisce risorse e servizi rilevanti per la nostra qualità della vita e per la nostra economia: acqua, suolo fertile, tutela idrogeologica, aria sana, materie prime ecc.
“Nell’area tematica dedicata allo sviluppo dei servizi ambientali si legge: “Recuperare, mantenere, tutelare queste risorse, investire per utilizzarle in modo ecosostenibile e sobrio significa assicurare anche le basi per lo sviluppo durevole del Paese, con positive ricadute occupazionali, sociali ed economiche.”
Secondo l’associazione 394, “tutto ciò appare in palese contrasto con le limitazioni in atto nelle amministrazioni degli Enti Parco e con i deleteri tagli al personale, risorse umane indispensabili per attuare in modo efficiente la politica ambientale nelle aree protette, applicando la legge quadro, le convezioni internazionali adottate dall’Italia e le direttive della Comunità Europea. ”