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Incidenti stradali con la fauna selvatica in aumento: quali soluzioni?

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 03.07.2012

Alce attraversa la strada in Alaska

Gli incidenti stradali con la fauna selvatica, cioè quegli incidenti in cui un animale si trova su una strada percorsa da automobili e viene investito, sono destinati ad aumentare con l’aumentare delle infrastrutture e con l’aumento del volume del traffico con gravi conseguenza sulla biodiversità.
In Italia un esempio calzante riguarda gli incidenti stradali che coinvolgono gli orsi bruni nelle Alpi e gli orsi marsicani nel’Appennino centrale. Entrambe le popolazioni hanno un numero esiguo di individui e gli incidenti le minacciano seriamente d’estinzione.
Alcuni studiosi svedesi hanno realizzato una ricerca sugli alci dimostrando che non è sufficiente studiare quali sono i punti di attraversamento più utilizzati dagli animali, ma è necessario incrociare questi dati con altri, oltre a tenere le strade in ottime condizioni e aumentare la consapevolezza dei guidatori.

La frequenza degli incidenti stradali con la fauna selvatica è destinata a crescere con l’aumento delle reti stradali e del volume del traffico e questo ha chiaramente un impatto negativo sulla biodiversità. I metodi  utilizzati finora prevedevano di identificare zone ad alto rischio tenendo presenti i dati sugli attraversamenti degli animali o sugli incidenti precedenti. L’identificazione degli ‘hotspot’ di collisione può aiutare i manager della conservazione a sviluppare strategie che riducano il rischio di impatto dei veicoli sulla fauna selvatica.  I tentativi precedenti avevano preso in considerazione solo i dati sugli incidenti o sugli spostamenti degli animali, ma secondo la ricerca che è stata parzialmente finanziata dall’UE è necessario prendere considerare almeno entrambi i dati. La ricerca è stata pubblicata su Biological Conservation.

I ricercatori sono giunti a questa conclusione confrontando i dati sui movimenti degli animali e sugli incidenti e hanno potuto constatare che le collissioni non sono necessariamente più probabili dove gli alci attraversano più spesso, perciò hanno individuato altri fattori in gioco.

Centodue femmine di alce  nelle province rurali di Västerbotten e Norrbotten sono state dotate di collari GPS, e i loro movimenti sono stati monitorati per due anni e mezzo. Da questi dati GPS, i ricercatori hanno calcolato quante volte gli alci  attraversavano la strada, dove e quando, per cercare di prevedere i tempi e luoghi ad alto rischio per le collisioni. Come era prevedibile il numero di passaggi è aumentato durante i periodi di migrazione, con un picco in maggio, giugno e tra novembre e gennaio.

Per legge le collisioni con gli alci in Svezia devono essere denunciati alla polizia e sono di solito indicati dai cacciatori locali che si prendono cura degli animali feriti o morti. Quando i ricercatori hanno valutato i dati della polizia che consistevano in 1158 incidenti nel corso di un periodo di due anni, e li hanno confrontati con i dati di movimento, hanno visto che il tasso di incidenti non necessariame corrisponde ai periodi della migrazione. Le collisioni sono più probabili  nei mesi di ottobre e gennaio, e fra le 16,00 e le 20,00, cioè durante i periodi di scarsa luminosità.

Si evince anche dai dati di polizia che il rischio di collisione è maggiore dove il traffico è più veloce  e nelle zone vicine a insediamenti umani. Il rischio di collisione è invece  più basso sulle strade forestali. Mentre questo può essere in parte dovuto al fatto che c’è meno traffico nelle strade forestali, può anche riflettere una maggiore consapevolezza del conducente; infatti è molto poco probabile che un conducente si aspetti che un alce attraversi la strada vicino alle aree urbane.

Perciò incrociare i dati degli incidenti con i dati degli attraversamenti è molto importante.
Sempre sulla base dei risultati, secondo i ricercatori, è necessario aumentare la consapevolezza del conducente, magari anche attraverso un sistema di avvertimenti, soprattutto nei periodi dell’anno più pericolosi e nelle zone ad alto attraversamento.

 

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  • Ieri sera verso le 02.00 mi a attraversato la strada un alce: nella zona di anghe in svezzia circa 300 chilometri a nord di stoccolma .lanimale una femmina mi a ipressionato e o rischiato di uscire di strada, avevo gia visto un esenplare maschio ma solo a 300 metri che pascolava ma vedermelo all’iprovviso davanti mi a fatto ipallidire. giuro che rispettero i limiti ma non so se puo bastare a 100km orari se ti entra dentro con le corna sei morto.