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WWF: all’appello per le Europee aderiscono 135 candidati

135 candidati appartenenti a tutte le liste e partiti più importanti alle elezioni europee del 25 maggio hanno aderito al manifesto del WWF

Scritto da Micaela Conterio il 22.05.2014

Si chiama “Creare una nuova Europa per il Pianeta” la campagna del WWF cui hanno già aderito 135 candidati appartenenti a tutte le liste e partiti più importanti alle elezioni europee del 25 maggio: 38 del M5S, 33 dei Verdi/Green Italia, 32 della Lista Tsipras, 23 del PD, 4 di Scelta Europea, 3 di Forza Italia, 1 dello NCD e 1 di FdI, di cui, 59 donne e 76 uomini. I candidati sono dislocati nei collegi Nord Ovest e Centro (36 a pari merito), cui seguono il Nord Est e il Sud con 29 e le Isole con 5. Nella nota diffusa dal WWF è chiaramente spiegato che c’è ancora questa settimana per sottoscrivere l’appello, nella convinzione che la scommessa per il rilancio dell’Europa può essere vinta a partire dalle questioni legate all’ambiente e allo sviluppo sostenibile.

ambiente e Europa, candidati WWF

I 135 candidati italiani vanno a sommarsi a quelli europei per un totale di 670 per porre all’attenzione dei decisori politici le sfide che dovranno essere affrontate nel prossimo quinquennio dalle politiche comunitarie, che dovrebbero dar vita a un’economia innovativa, assicurare posti di lavoro e proteggere il nostro ambiente e la nostra salute. Nel Manifesto del WWF si legge infatti: “Si deve puntare sull’ambiente per uscire da questa crisi di sistema, bisogna passare dal fiscal compact al wellbeing compact, ad un nuovo patto sociale per il bene del Pianeta e per il benessere e il progresso della società, basato sull’equità, l’innovazione e l’efficienza nell’uso delle risorse, la tutela e la valorizzazione del capitale naturale e dei servizi ecosistemici. L’ecologia è parte integrante dell’economia: sono 5 milioni i posti di lavoro che potrebbero essere creati in Europa conseguendo gli obiettivi dell’Unione Europea al 2020 su clima e energia (fonte: Commissione Europea, 2012) e sono già oggi 14,6 milioni i posti di lavoro che sono assicurati dalla biodiversità e dai servizi ecosistemici (Commissione Europea, 2011)”.

Quello del 25 maggio è indubbiamente un voto importante, dal momento che gli europarlamentari rivestono un ruolo rilevante per quanto riguarda il futuro dell’ambiente, poiché ben l’80% della normativa ambientale è decisa in sede europea e influenza direttamente la vita quotidiana di ciascuno di noi. Dati alla mano (fonte Eurobarometro), sebbene la fiducia nel progetto europeo sia scarsa (solo il 31% dei cittadini europei dichiara di aver fiducia nell’Unione Europea), per quanto riguarda i temi ambientali la partecipazione è davvero ampia con il 95% dei cittadini UE che ritiene importante la protezione dell’ambiente e l’81% che è convinto che la normativa comunitaria ambientale concorra ad attenuare le problematiche. In sostanza la questione cruciale per il WWF consiste nella riduzione dell’impronta ecologica dell’Europa per rispettare i limiti delle risorse del Pianeta, strizzando un occhio anche all’equità sociale e al benessere, operando scelte economiche più efficienti e innovative. Se continuassimo a conservare lo stesso stile di vita, secondo il WWF avremmo bisogno di 2,8 pianeti.

In particolare il Manifesto del WWF evidenzia alcune questioni cogenti quali: affrontare il cambiamento climatico, passare ad un’economia efficiente nell’impiego delle risorse, fermare la perdita di biodiversità, incoraggiare consumi più sani, equi e sostenibili, assicurare acque pulite e salubri, salvaguardare l’ambiente in modo da garantire il benessere umano in tutto il mondo, bloccare il commercio illegale di legname e fauna selvatica, garantire un’agricoltura sostenibile, ripristinare gli stock ittici.

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