Gran Bretagna – Sempre più bambini maschi vanno male a scuola. L’Università di Kent mette in evidenza il potere degli stereotipi. Una recente ricerca ha dimostrato che gli stereotipi negativi sui ragazzi maschi possono influenzarli a tal punto da ostacolare l’ottenimento di buoni risultati in campo scolastico. Mentre il rassicurarli sul fatto che maschi e femmine sono uguali da quel punto di vista, li può aiutare nel perseguire gli obiettivi e nell’ottenere risultati positivi.
Sin dalla più giovane età, i ragazzi pensano infatti che i maschi siano scolasticamente inferiori rispetto alle femmine e credono persino che anche gli adulti lo pensino. E sin dai primi anni di scuola, i risultati riguardanti l’andamento scolastico sono condizionati da messaggi che suggeriscono che le bambine sono in grado di fare meglio rispetto ai bambini.
“Le prestazioni delle persone ne risentono quando le stesse pensano che gli altri possano vederle attraverso la lente di aspettative negative, aspettative che possono riguardare particolarità etniche, di classe o altri stereotipi sociali – come quelli relativi al genere – e così pensano di stare lavorando in malo modo” , spiega Bonny L. Hartley, ricercatrice dell’Università di Kent, che ha condotto lo studio. “Questo effetto, noto come “minaccia stereotipata”, accorda agli stereotipi un potere auto-appagante.”
In tre studi di scuole primarie in Gran Bretagna, Hartley e colleghi hanno investigato il ruolo degli stereotipi di genere. Hanno visto che, già in età molto giovane, i ragazzi pensano che i maschi siano scolasticamente inferiori rispetto alle femmine, e loro credono che anche gli adulti la pensino allo stesso modo. Il primo studio era focalizzato sugli stereotipi riguardanti la condotta, l’abilità e la motivazione. I ricercatori hanno dato a 283 bambini di età dai 4 ai 10 anni una serie di scenari che mostravano sia comportamenti positivi che negativi e veniva chiesto loro di indicare a chi fossero riferite le storie, indicando un disegno che illustrava la sagoma di un maschio o di una femmina. Già da piccoli (dai 4 ai 7 anni) i bambini abbinavano le femmine alle storie positive e i maschi a quelle negative. Ciò ha suggerito che i bambini pensano che le femmine agiscono meglio, hanno migliori risultati e capiscono il loro lavoro in modo migliore rispetto ai maschi, nonostante, per esempio, il fatto che un maschio possa appartenere a una classe socialmente più elevata. Domande che hanno fatto seguito all’esperimento, hanno dimostrato che i bambini pensano che anche gli adulti condividano questi stereotipi.
I ricercatori hanno poi condotto altri due esperimenti per determinare se gli stereotipi potessero ostacolare le prestazioni scolastiche dei maschi. Nel primo, che coinvolgeva 162 bambini dai 7 agli 8 anni, a cui si diceva preliminarmente che i maschi lavorano peggio rispetto alle femmine, ha causato un calo di risultati in test di lettura, scrittura e matematica rispetto al gruppo che non aveva avuto una tale informazione. In un altro esperimento, che includeva 184 bambini dai 6 ai 9 anni, si diceva loro che i maschi e le femmine potevano ottenere gli stessi buoni risultati. Ciò causò un miglioramento dei risultati dei maschi, mentre il risultato delle femmine rimaneva invariato.
“In molti paesi i maschi restano indietro rispetto alle femmine”, secondo Hartley “Questi studi suggeriscono che stereotipi negativi circa l’andamento scolastico dei maschi sono acquisiti sin dai primi anni dell’istruzione primaria e hanno conseguenze auto-appaganti. Suggeriscono inoltre che è possibile migliorare i risultati dei maschi, così da avvicinare il distacco tra i generi, trasmettendo messaggi egualitari ed evitando pratiche come il dividere le classi per genere.”
Ma le donne sono davvero più intelligenti di noi maschi, non si può paragonare la bella, cioè la donna, alla bestia, cioè il maschio!!!! Anzi penso che a noi maschi non dovrebbe essere propio permesso di arrivare agli studi superiori a meno che qualcuno di noi non riesce a dimostrare di avere un’intelligenza straordinaria pari a quella di una donna. Infatti ci basta essere utili alle donne con il lavoro o se necessario anche sacificandoci in guerra: ci sono moltissimi lavori che sono troppo faticosi o sporchi o pericolosi per le donne e che perciò spettano solo agli uomini e per cui non serve avere una laurea. Noi maschi siamo la bassa manovalanza, l’istruzione lasciamola alle donne!!!!