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Frutti di bosco salvano il cuore delle donne

La ricerca rivela che chi mangiava tre o più porzioni di mirtilli e fragole a settimana aveva un rischio 32 per cento più basso di attacco di cuore

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 16.01.2013

Frutti di boscoPiù che una mela al giorno, per le donne sono i frutti di bosco tre volte alla settimana a togliere il proverbiale medico di torno, in questo caso un cardiologo. E’ quanto ha stabilito un largo studio su quasi 94mila donne giovani e di mezza età, che per 18 anni sono state monitorate. La ricerca rivela che chi mangiava tre o più porzioni di mirtilli e fragole a settimana aveva un rischio 32 per cento più basso di attacco di cuore.

Le donne, di età compresa tra i 25 e i 42 anni, hanno completato questionari sulla loro dieta ogni quattro anni.

Lo studio è stato condotto da scienziati della Harvard School of Public Health e dell’Università dell’Est Anglia, Regno Unito, ed è stato pubblicato questo mese sulla rivista Circulation.

I ricercatori erano interessati a sapere se una classe di antiossidanti che si chiamano antocianine – presenti nelle bacche e che forniscono loro quel colore intenso, fanno anche bene al cuore. Ricerche precedenti avevano indicato che tali sostanze possono aiutare dilatare le arterie, contrastare l’accumulo di placche e fornire altri benefici cardiovascolari. I ricercatori hanno scelto fragole e mirtilli perché sono i frutti più comunemente consumati.

Nel corso dello studio, si sono registrati 405 attacchi cardiaci. Tuttavia, le donne che mangiavano mirtilli e fragole hanno registrato un minor rischio di attacco di cuore di circa un terzo rispetto alle donne che mangiavano le bacche di una volta al mese o meno – anche in donne che comunque avevano una dieta ricca di frutta e verdura.

Il beneficio dei frutti di bosco è stato trovato anche indipendentemente da altri fattori di rischio, quali l’età, l’ipertensione, la storia familiare di infarto, la massa corporea, l’esercizio fisico, il fumo, la caffeina e l’assunzione di alcol, hanno detto i ricercatori.

“Abbiamo dimostrato che, anche in tenera età, mangiare maggiormente questi frutti può ridurre il rischio di un attacco di cuore più tardi nella vita”, ha detto l’autore Aedín Cassidy, ricercatore presso l’Università dell’Est Anglia.

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