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Scoperta relazione fra sonno e memoria a lungo termine

I ricercatori dell'Università di Berckley della California, hanno scoperto una relazione fra qualità del sonno e memoria a lungo termine, soprattutto negli anziani

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 31.01.2013

I ricercatori dell’Università di Berckley della California, hanno scoperto una relazione fra qualità del sonno e memoria a lungo termine, soprattutto negli anziani.

cervello

Sono state numerose fino ad oggi le ricerche che hanno studiato la relazione fra sonno, memoria e deterioramento cognitivo. Oggi i ricercatori californiani hanno scoperto che la scarsa qualità del sonno notturno non consente alle informazioni di passare dal luogo della memoria a breve termine, a quello della memoria a lungo termine.

Stiamo parlando del passaggio delle informazioni dall’ippocampo alla corteccia prefrontale. Nel primo si immagazzinano le informazioni a breve termine, nella seconda invece le informazioni che poi rimangono disponibili per tutta la vita.
I ricercatori hanno trovato che la scarsa qualità del sonno non favorisce questo passaggio.
“Quello che abbiamo scoperto – ha detto Matthew Walker, professore associato di psicologia e neuroscienze alla UCB – è un percorso disfunzionale che aiuta a spiegare la relazione tra il deterioramento del cervello, i disturbi del sonno e la perdita di memoria quando invecchiamo”.

Nella ricerca, pubblicata su Nature Neuroscience, i ricercatori hanno spiegato che la fase REM del sonno, cioè quella più profonda, è quella in cui le onde cerebrali profonde favoriscono il passaggio delle informazioni da un’area all’altra.

Quando il sonno è breve, superficiale e si interrompe, questo passaggio non avviene e le informazioni si perdono per sempre.

La ricerca è stata svolta su 18 adulti sani con un età media di 20 anni di età e 15 anziani con una media di 70 anni di età.

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